Giovani Imprenditori: quando crisi ed opportunità sono sinonimi. Si è svolta ieri negli spazi del Progetto Manifattura di Rovereto l’Assemblea 2022 del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento. Per la componente più giovane dell’Associazione degli industriali trentini, l’evento è stata l’occasione per stilare un bilancio della attività svolte durante l’anno e fissare i traguardi da raggiungere durante il prossimo. Nella parte privata, riservata ai soci, si è provveduto agli aspetti formali dell’incontro e all’approvazione di alcune modifiche al regolamento interno.
La parte pubblica si è distinta per un ampio dibatto sulle molteplici e grandi sfide poste dalla crisi energetica in corso. Ad aprire i lavori è stata Martina Togn, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento: “Essere Giovani Imprenditori – ha dichiarato – ci rende ancor più responsabili verso quel futuro descritto da molti lontano, ma che deve essere costruito oggi. Possiamo, anzi abbiamo il dovere di essere il motore del cambiamento, non solo nelle nostre aziende, ma anche in Confindustria Trento e nella società nella quale viviamo. Un esempio del cambiamento che abbiamo voluto portare è sicuramente il progetto I Giovani per i Giovani, che abbiamo avviato per celebrare il 50° Anniversario della fondazione del nostro Gruppo e che ci ha visto collaborare con alcune Cooperative e Associazioni trentine attive in ambito sociale. Abbiamo lavorato sul tema dell’inclusione, offrendo a persone svantaggiate (soprattutto ragazzi e ragazze), orientamento, tutoraggio, stages e sostegno nella produzione di piccoli prodotti artigianali, così da favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro”.
Ai suoi saluti si sono aggiunti anche quelli di Gianluca Melani, presidente Giovani Imprenditori Trentino-Alto Adige, di Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento e di Barbara Fedrizzi, presidente Piccola Industria di Confindustria Trento: “Non eravamo più abituati ad affrontare nello stesso tempo così tante e complesse sfide – ha dichiarato Barbara Fedrizzi –. Da imprenditori però, sappiamo di avere le risorse per trovare nuove strategie che ci permettano ancora una volta di essere protagonisti dello sviluppo e del benessere di tutto il nostro territorio: è nel nostro Dna”.
Si è dunque aperto il dialogo sulle potenzialità del mondo industriale in tema di sostenibilità. A portare il primo contributo è stato Paolo Pretti, direttore generale di Trentino Sviluppo, che ha descritto e spiegato nel concreto come industria e green economy siano elementi fortemente compatibili, e fattori necessariamente trainanti ai fini della transizione energetica in corso.
Ha invece delineato le prospettive specifiche del comparto industriale Simone Canteri, direttore generale del Gruppo Acsm, nonché presidente della Sezione Energia e Servizi per l’Ambiente di Confindustria Trento. In prima istanza, Canteri ha esaminato le criticità attuali legate ai mercati energetici, a partire dalla forte instabilità dei prezzi e dalle difficoltà di approvvigionamento. In seconda battuta, ha parlato di strategie potenzialmente risolutive: investimenti in rinnovabili, differenziazione ed equilibrio dei mix energetici aziendali, comunità energetiche, infine del lavoro di Confindustria Trento a sostegno di queste iniziative.
Curata da Anna Maria Moressa della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, non è mancata l’analisi dello scenario macroeconomico che le imprese stanno affrontando. Evidenze che coincidono con il crescente bisogno da parte delle aziende di accedere a linee di credito solide a garanzia della loro stabilità operativa. A quest’ultimo proposito è intervenuto Ugo Resconi, direttore commerciale Imprese Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo, che ha illustrato le iniziative promosse in questo senso dalla banca.
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Foto: Jacopo Savi