Cosa fa un cacciatore di tendenze? Quali sono i suoi metodi di lavoro? Come nasce una nuova tendenza? Cosa è l’etnografia digitale? Come si leggono le tracce di nuove strade? Come ci si avvicina a questo mestiere? Ne hanno parlato questa sera presso la Sala Marangonerie del Castello del Buonconsiglio, in occasione dell’appuntamento “Il chiodo d’oro. come si intercettano le tendenze? Conversazione con un trend setter”, Alessandro Garofalo, fisico, e Domenico Fucigna, fondatore di Tea Trends che da oltre 20 anni redige scenari di ciò che starà per accadere.
Incalzati da video e musica, grazie ai contributi di Luca Cattoi, imprenditore e creativo e Flavio Zanon, musicista, i due hanno approfondito gli aspetti scientifici del lavoro del Cool Hunter: una figura alla quale da un po’ di tempo le imprese fanno ricorso, che ha il compito di monitorare tutti i settori in cui si esprime quello che oggi è etichettato come il lifestyle, dunque simboli provenienti dal mondo dell’arte, della moda, del gusto, del vivere sociale. Tutta la ricerca è basata sulla multisensorialità: udito, olfatto, vista, gusto e tatto trionfano nelle loro sensibilità percettive amplificando il potere di lettura del mondo-mercato. Il lavoro è svolto a 360°: quasi un approccio olistico.
A introdurre l’evento, Fausto Manzana, Presidente di Confindustria Trento, che ha spiegato come l’intervento del trend setter sia utile per chi desideri avere indicazioni operative spendibili nell’ideazione e nello sviluppo di nuovi prodotti, servizi e concept.