Nella metà di Agosto, in piena calura estiva, durante una sera del fine settimana, un pregiudicato già noto alle forze dell’ordine, transitava a bordo della propria auto in una via di Pergine Valsugana ove una pattuglia del corpo della Polizia Locale Alta Valsugana stavano effettuando un posto di controllo. Alla vista dell’autovettura gli agenti intimavano l’Alt, ma il 23enne decideva di non fermarsi. Ne nasceva un inseguimento per le vie della cittadina, che terminava con l’abbandono del veicolo.
Il conducente, che era stato riconosciuto dagli agenti, si dava alla fuga prima dell’arrivo della pattuglia chiudendo ben a chiave il veicolo, che veniva successivamente recuperato dagli agenti e sequestrato a causa della mancanza di copertura assicurativa. Il giorno seguente però, il reo si recava dai Carabinieri di Pergine Valsugana ove sporgeva formale denuncia di furto di autovettura avvenuto nella sera precedente. I militari hanno sin da subito nutrito dubbi sulla veridicità di quanto denunciato dall’uomo.
L’attività informativa e la sempre valida collaborazione con gli agenti della Polizia Locale dell’Alta Valsugana, nonché la visione dei filmati registrati dalle telecamere ad alta efficienza installate nel territorio comunale, ha infatti consentito ai militari di ricostruire tutto l’accaduto e quindi di denunciare il pregiudicato per simulazione di reato. Per l’indagato vige comunque il principio dell’innocenza sino a quando la sua colpevolezza non sarà provata con sentenza divenuta irrevocabile.