Si è riunito mercoledì 27 luglio il Direttivo di Campobase, assieme al Comitato dei Garanti e ai Soci Fondatori, per decidere la posizione in vista delle elezioni politiche nazionali del 25 settembre. Campobase ritiene che l’affossamento del Governo Draghi – per volontà di M5S, Lega e Forza Italia – sia stato un grave ed irresponsabile tradimento degli interessi generali del Paese.
Chi ha invece a cuore il Bene Comune deve reagire con generosità, coraggio, responsabilità e spirito di unità, ben al di là dei confini delle vecchie coalizioni. Il nuovo scontro bipolare è oggi infatti tra Europa e non Europa; tra futuro e declino della democrazia; tra Politica della responsabilità e demagogia populista praticata a carico delle nuove generazioni e dei ceti sociali meno protetti. Veti e pregiudiziali tra le forze che si sono opposte all’incredibile licenziamento del Governo di Mario Draghi e della sua “Agenda” non hanno giustificazione alcuna difronte al passaggio decisivo del 25 settembre.
Campobase rivolge un appello a tutte queste forze. Il Trentino è una Comunità Autonoma: non può solo “attendere” ciò che si decide a Roma. Può essere anche stavolta un laboratorio politico. Del resto, la Delegazione parlamentare della nostra Regione ha una valenza in più rispetto a quella delle altre Regioni. I nostri Parlamentari rappresentano costituzionalmente la Nazione – come tutti gli altri – ma sono, nel contempo, partecipi del complesso e dinamico quadro di relazioni “pattizie” tra i due Länder e lo Stato.
Campobase – convinto dell’attenzione alla peculiarità territoriale degli stessi partiti nazionali con i quali sta da tempo lavorando, in primis il PD – propone di costruire un preventivo “Patto Autonomistico Regionale” con la SVP e con le forze territoriali autonomistiche di lingua italiana che si stanno organizzando in Alto Adige su iniziativa delle realtà Civiche di Bolzano e Merano (con le quali peraltro Campobase dichiara il proprio interesse ad approfondire il rapporto anche oltre il passaggio del 25 settembre).
Non si propone di coinvolgere queste forze dentro una coalizione “nazionale”, ma di trovare – attorno alla comune sensibilità autonomistica – una positiva convergenza in un passaggio elettorale così delicato e decisivo, valorizzando in tal senso il ruolo dei collegi uninominali.
Il Patto Autonomistico Regionale dovrebbe vincolare i comuni candidati nei collegi uninominali alla difesa ed alla promozione della nostra Speciale Autonomia; al rafforzamento della cooperazione tra Trento e Bolzano, in ottica anche Euroregionale; ad iscriversi – ove eletti – al Gruppo Parlamentare per le Autonomie del Senato o alla corrispondente componente del Gruppo Misto alla Camera.
Campobase ritiene questa proposta compatibile con il senso della decisione – che rispetta – assunta dalla SVP e dal PATT di non aderire a “coalizioni nazionali” e pensa che sia possibile trovare – pur nell’ambito dei vincoli previsti dalla legge elettorale – le adeguate soluzioni tecniche.
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In rappresentanza di Campobase, il Coordinatore Michael Rech.
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