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APT VAL DI FASSA (TN) * FESTIVITÀ: GRIGOLLI, « PER IL QUARTO ANNO ABBIAMO DONATO L’ALBERO DI NATALE A FIRENZE E BRINDATO CON LE BOLLICINE DI MONTAGNA “TRENTODOC“ »

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13.07 - sabato 10 dicembre 2022

In una piazza Duomo piena di fiorentini e turisti, il 7 dicembre alle 18, il sindaco di Firenze Dario Nardella, con accanto il direttore di Apt Fassa Paolo Grigolli, ha dato il via al countdown per l’accensione delle luci dell’abete di 13 metri giunto da Moena.

Per il quarto anno consecutivo, la Val di Fassa ha donato l’albero di Natale a Firenze. Non uno dei tanti alberi che addobbano il capoluogo toscano, ma quello di Piazza Duomo che, in questo periodo, appare ancora più bella in un tripudio di luci e decori. L’abete di 13 metri, giunto da Moena il 30 novembre, dopo essere stato arricchito di palline rosse e argento, il 7 dicembre alle 18, è stato illuminato da tantissime lucine, dando così ufficialmente il via alle Feste a Firenze.

Protagonista del conto alla rovescia per l’accensione delle luci, il sindaco Dario Nardella che, affiancato da Paolo Grigolli direttore dell’Azienda per il Turismo della Val di Fassa, ha scandito il countdown in una piazza piena di fiorentini e turisti, a cui è giunto l’augurio del primo cittadino per un Natale di pace. Le persone presenti hanno assistito anche all’esibizione di musici e sbandieratori del Corteo Storico Fiorentino e ai canti del gruppo dei Babbi Natale che, passando per Palazzo Vecchio, è arrivato assieme a Nardella fino ai piedi del Campanile di Giotto a bordo di un simpatico trenino. In questo clima festivo, c’è stato anche spazio per un brindisi al Natale con le bollicine di montagna Trentodoc.

A conclusione della cerimonia di accensione delle luci, Grigolli e alcuni collaboratori di Apt Fassa hanno incontrato durante una cena, organizzata in un centro sportivo storico lungo le rive dell’Arno, i referenti di diversi sci club di Firenze e dintorni. La serata è stata anche occasione per condividere, assieme a piatti della tradizione della città gigliata, i sapori della valle ladini: dai formaggi del Caseificio Sociale Val di Fassa – Melga de Fascia, a speck e salamini del Salumificio Felicetti, all’acqua minerale Cedea.

Nella mattinata, invece, direttore e collaboratori di Apt hanno consegnato al Museo degli Innocenti un Bambin Gesù, realizzato dagli studenti del liceo artistico G. Soraperra di Pozza, per la mostra “Bethlehem Reborn. Palestina, le meraviglie della Natività”, che racconta il restauro della Basilica della Natività, eseguito dalla ditta pratese Piacenti. L’esposizione (visitabile fino al 18 dicembre) è organizzata dall’associazione Giovanni Paolo II che, in passato, ha collaborato con la Scuola Ladina di Fassa, per spettacoli teatrali e viaggi d’istruzione a Betlemme e in Fassa da parte di studenti della valle ladina e di Gerusalemme.

Tre occasioni, quindi, per rinnovare le ottime relazioni instaurate tra Val di Fassa e Firenze e che si intende mantenere salde, nonostante, dopo dieci anni, l’ACF Fiorentina non tornerà a Moena, nell’estate 2023, per il ritiro precampionato di calcio di Serie A.

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