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COMUNI RIVA DEL GARDA ED ARCO * PAOLO VALLORZ: « LA FIGURA ED UNA STANZA DI FIORI, TRENTA LE OPERE ESPOSTE A CANALE DI TENNO (DAL 22 LUGLIO AL 25 SETTEMBRE) »

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11.09 - giovedì 21 luglio 2022

Paolo Vallorz: la figura e una stanza di fiori. Canale di Tenno – A cinque anni dalla scomparsa, la Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» con il Comune di Caldes, il Centro Studi della Val di Sole e Galassia Mart dedicano a Paolo Vallorz una mostra-omaggio dedicata alla figura e alla natura morta.

Una trentina le opere in mostra, particolarmente preziose in virtù della provenienza, dato che sono state acquistate per la gran parte in gallerie parigine e di newyorkesi, il che le rende meno viste rispetto alle opere delle collezioni trentine pubbliche. Esposte a Canale di Tenno dal 22 luglio al 25 settembre, sono state realizzate dal pittore solandro durante gli anni di lavoro a Parigi, sua città elettiva.

Sono perlopiù ritratti degli amici scultori, pittori e intellettuali che Vallorz ha frequentato in quegli anni, a partire dal 1949, e rappresentano una produzione pittorica insolita rispetto a quella degli ultimi anni, dove è il paesaggio, in particolare gli alberi della sua valle, a predominare sulla figura. In una stanza a parte, inoltre, sono esposte sette tele di fiori, in cui Vallorz ha unito delicatezza e intensità al pari dei dipinti di figure, svelando ancora una volta la forza del suo sguardo sulla natura. La mostra «Paolo Vallorz: la figura e una stanza di fiori» è un modo per raccontare da una prospettiva insolita la relazione del pittore di Caldes con la grande città e con l’umano.

«La Casa degli Artisti è onorata di rendere omaggio a un artista trentino della caratura e del respiro internazionale di Paolo Vallorz -spiega la curatrice Roberta Bonazza- e lo fa, a un lustro dalla sua morte, in un modo insolito: più della metà delle opere presenti in mostra, infatti, è stata acquistata dai proprietari privati da collezioni prestigiose, soprattutto francesi e statunitensi, come la celebre Gunter Sachs. Sono opere realizzate da Vallorz negli anni Sessanta e Settanta, dove a prevalere sono i bianchi corposi e i grigi. È un periodo interessante, che racconta la sua ricerca sulla figura con tutto il portato di intensità della personalità pittorica di Vallorz».

L’inaugurazione si svolge venerdì 22 luglio con inizio alle ore 18, quindi la mostra rimane aperta tutti i giorni tranne il lunedì (giorno di chiusura) dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 con ingresso libero.

La Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» è gestita dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Tenno, quest’ultimo quale ente capofila.

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Paolo Vallorz
È nato il 3 agosto 1931 a Caldes, in val di Sole. Dopo aver frequentato per un solo anno, nel 1948, l’Accademia di Belle Arti a Venezia, si trasferisce a Parigi, diciottenne, dove frequenta l’Académie de la Grande Chaumiere e conosce Alberto Burri, César Baldaccini, Yves Klein, Alberto Giacometti, Pierre Restany. In questa fase Vallorz dipinge opere di carattere astratto, da geometriche a informali, che negli anni della maturità riacquisterà per distruggerle. Realizza l’altare della chiesa di Vermandovillers, in Francia, e numerosi oggetti in ferro battuto. Una parentesi singolare è costituita dalla passione per il mondo delle corse automobilistiche: nel 1956 assieme allo scultore svizzero Jean Tinguely realizza una vettura che nel 1958 guiderà nella celebre 24 Heures du Mans. Quando riprenderà a dipingere, prediligerà la natura e i paesaggi, soprattutto quelli della sua val di Sole.

Nella prima metà degli anni Sessanta espone a New York e partecipa a svariate collettive a Parigi e a Tolosa. Nel 1967 espone alla Galerie Claude Bernard a Parigi, mentre nel 1970 a Castel Caldes presenta una personale. Seguono due esposizioni a Milano e una a Torino. Partecipa anche a importanti mostre collettive a Darmstadt, in Germania, e a Pittsbourgh, in Pennsylvania. Nel 1993 dona un cospicuo numero di opere -paesaggi, nature morte e ritratti- al Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Il quale gli ha dedicato due personali: nel 2005 «Paolo Vallorz. La natura come storia dell’uomo» e nel 2011 «La donazione Paolo Vallorz». Nel 1995 Jean Clair, direttore del Musée National Picasso a Parigi e suo grande estimatore, lo invita a esporre alla rassegna «Identità e alterità», che celebra il centenario della Biennale di Venezia. Negli ultimi anni Vallorz si dedica a raffigurare dettagli di paesaggi, in particolare un soggetto: tre piante che partono da un unico gruppo di radici, ubicate sul monte Peller, nei pressi di Caldes.

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