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SMI – SINDACATO MEDICI ITALIANI / TRENTINO * SANITÀ: « SIAMO ARCISTUFI DI QUESTA APSS, NON CI METTE NELLE CONDIZIONI DI BEN OPERARE CON I PAZIENTI »

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12.52 - venerdì 17 marzo 2023

Siamo arcistufi di questa APSS che non ci mette nelle condizioni di ben operare con i nostri pazienti e non avvisa i propri professionisti dei continui cambi organizzativi aziendali! SMI, Sindacato Medici italiani, maggioranza in Trentino per la medicina generale, denuncia l’ennesimo pasticcio di cui deve essere incolpata unicamente l’Azienda sanitaria unica di Trento.

Al di là delle liste d’attesa, ogni giorno sempre più in ritardo sui tempi dettati dai RAO (non dimentichiamo che i giorni di malattia si allungano in quei lavoratori che non ricevono dovute diagnosi precise nei tempi RAO previsti);
al di là dell’obbligo per i medici di base di fare le impegnative dematerializzate, altrimenti ci tolgono parte del nostro stipendio;
al di là dei diritti sindacali negati e dei pignoramenti sulle nostre buste paga;
al di là che i progetti previsti per i medici di base,dal 1 febbraio 2023, non sono ancora neppure partiti a fine marzo 2023 con la formazione dei professionisti;
al di là che il tavolo semplificazione è datato 2007 e 2012;
al di là del fatto che i cittadini, per fare subito le analisi del sangue, devono emigrare oggi come oggi addirittura a Lavis perché a Trento non trovano posto,
stride quanto accaduto appunto a Lavis questa mattina.

Due pazienti di Trento sud, a cui era stato indicato il punto prelievi di Lavis come punto d’accesso, sono stati rifiutati dal personale amministrativo colà, perché esso non riuscirebbe a vedere bene sul terminale aziendale gli esami inviati telematicamente.
Non solo.E’ stato detto loro che preferibilmente il Distretto, a Lavis, accetta l’impegnativa cartacea del medico di base!
Chiediamo quindi ad APSS di emanare le dovute circolari ai medici di base, in tempo reale, se intende tornare al cartaceo rispetto alla telematica ed alla telemedicina previste dalla Legge italiana

Soprattutto, che ci aggiornino, in tempo reale, degli innumerevoli intoppi del Centro elaborazione dati dell’APSS stessa, sia sull’invio telematico delle impegnative, sia quello delle ricette, di competenza provinciale, ad oggi mancante delle firme elettroniche dei medici di base che attestino effettivamente la procedura corretta. E ci dicano come dovremmo sapere l’organizzazione di ogni punto prelievo della provincia di Trento, o i codici d’accesso alle visite specialistiche ospedaliere come delle cliniche convenzionate, preso atto che APSS non è una confederazione di distretti e di sportelli dove ognuno va e decide per i fatti propri. Dovrebbe, ed il condizionale è d’obbligo, essere invece una macchina efficientissima; in cui il cittadino non viene inviato da una parte all’altra del Trentino per fare un prelievo come se non avesse altro da fare durante il giorno, ma dovrebbe poterlo fare sotto casa sua, senza rischiare le multe di Via Brennero o Via Bolzano.

 

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Dr. Nicola Paoli
SMI Trentino

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