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APT ROVERETO (TN) * “SETTENOVECENTO“: « CHIUSA LA SESTA EDIZIONE CON 1.475 SPETTATORI / 9 COMUNI COINVOLTI E 22 LUOGHI DI CONCERTO »

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17.34 - giovedì 7 luglio 2022

Settenovecento 6ª edizione, naturalia. Rumori della natura, sospiri dell’anima. Direzione artistica: Federica Fortunato, Klaus Manfrini, Angela Romagnoli.

Si è chiusa la sesta edizione Settenovecento, il festival trentino dedicato alla musica classica. Un modello di collaborazione artistica unico nel suo genere, che quest’anno ha portato alla scoperta e alla valorizzazione del territorio, coinvolgendo Rovereto e i borghi della Vallagarina.

Dal 14 maggio al 26 giugno 2022 – Rovereto, Ala, Besenello, Calliano, Isera, Nogaredo,

Pomarolo, Villa Lagarina, Volano.

Settenovecento, il festival trentino nato sei anni fa, è un’iniziativa che congiunge le più significative realtà del territorio, non solo musicali: l’Associazione Filarmonica di Rovereto fa da capofila, affiancata dai partner WAM Festival Internazionale W. A. Mozart a Rovereto, Centro Internazionale di Studi Riccardo Zandonai, Coro Sant’Ilario e Rovereto Wind Orchestra.

Novità del 2022 è stata la stretta collaborazione con APT Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo che diventa a tutti gli effetti co-organizzatore della manifestazione e cura le esperienze di scoperta di luoghi noti e meno noti e le degustazioni di vino e prodotti locali, creando così un felice connubio tra musica e territorio, in un format che guarda al contempo a turisti e residenti, combinando le tre principali vocazioni della valle: la cultura, un patrimonio naturalistico-ambientale unico e il comparto agroalimentare.

La direzione artistica, condivisa da Federica Fortunato (Centro Studi Zandonai), Klaus Manfrini (Associazione Filarmonica di Rovereto) e Angela Romagnoli (WAM Festival Mozart), ha ideato un
suggestivo cartellone composto da ventitre appuntamenti che hanno coinvolto 251 artisti tra solisti, ensemble, cori e orchestre, in massima parte giovani under 30.

L’edizione 2022 del festival, dedicata alla natura, si è chiusa domenica 26 giugno.
Ed ora è il momento di… dare i numeri!

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6 CO-ORGANIZZATORI: il festival è un’iniziativa congiunta di Associazione Filarmonica di Rovereto, APT Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, A.P.S. WAM Festival Mozart, Centro Internazionale di Studi “Riccardo Zandonai”, Coro Sant’Ilario, Rovereto Wind Orchestra

9 COMUNI COINVOLTI: Rovereto, Ala, Nogaredo, Isera, Pomarolo, Besenello, Volano, Daiano (Villa Lagarina), Calliano
in ben 22 LUOGHI DI CONCERTO

Rovereto: Teatro Zandonai, Giardino di Palazzo Betta Grillo, Giardino delle Sculture del Mart, Giardino Bridi de Probizer, Giardino di San Marco, Sala Filarmonica, Campana dei Caduti, Giardino di S. Osvaldo, Monte Zugna, Giardino di Palazzo Fedrigotti, piazza del Mart, Vanezon al Bosco della Città, Giardino del B&B Vista Castello
Ala: Fucina Cortiana
Nogaredo: Palazzo Lodron
Isera: Cortile di Palazzo Liechtenstein Fedrigotti
Pomarolo: Tenuta di S. Antonio
Besenello: Teatro dell’Oratorio
Volano: Aula Magna della Scuola Primaria
Daiano (Villa Lagarina): Giardino di Villa Marzani Amonn
Calliano: Prato sul Rio Cavallo
Borgo Sacco: Giardino di Palazzo Bossi Fedrigotti

Il festival è stato quindi un’occasione per scoprire luoghi ancora nascosti della Vallagarina, in un anfiteatro diffuso che ha ospitato ben 23 CONCERTI nell’arco di 7 SETTIMANE di attività.

Ai concerti sono state abbinate 15 ESPERIENZE, tra trekking, passeggiate, visite guidate e degustazioni eno-gastronomiche.

Al festival sono intervenuti 251 ARTISTI tra solisti, ensemble, orchestre e cori. La massima parte di loro era composta da giovani under 30, affiancati da artisti di esperienza e provenienza nazionale e internazionale.

Il pubblico, nonostante il periodo ancora difficile, ha dato una risposta molto positiva: sono intervenuti complessivamente 1.475 SPETTATORI.

Infine una curiosità: all’interno della sesta edizione del festival abbiamo registrato 27°C DI ESCURSIONE TERMICA, dai 9°C del Monte Zugna al concerto della buonanotte di venerdì 24 giugno con il Coro S. Ilario ai 36°C dei concerti pomeridiani a Rovereto (sempre “ricoverati” sotto la frescura degli alberi secolari del Giardino di Palazzo Fedrigotti).

 

SETTENOVECENTO OFF – IL FESTIVAL NEI BORGHI
Il festival si è aperto quest’anno a metà maggio con “Settenovecento OFF – il festival nei borghi”, proponendo nove giornate alla scoperta di buona musica e luoghi suggestivi della Vallagarina.

Sabato 14 maggio primo appuntamento ad Ala, dove una passeggiata in Val dei Ronchi, con vista sulle Piccole Dolomiti ci ha condotto alla Fucina Cortiana, un antico mulino, trasformato successivamente in officina, che ha ospitato – pur tra qualche avventura meteorologica – il concerto “L’Apprendista Stregone” per sestetto di strumenti a fiato. Al termine, degustazione con calice di vino dell’Azienda Agricola Borgo dei Posseri.
Domenica 15 maggio appuntamento a Nogaredo, nella cornice di Calendimaggio, per una passeggiata lungo l’antica via dei mulini. Il suggestivo Palazzo Lodron ha aperto le sue porte per il concerto “La viola e il pianoforte”, in cui sono state proposte le celebri sonate di Brahms. Il pomeriggio si è concluso con la degustazione con calice di vino della Tenuta Volpini de Maestri.

Sabato 21 maggio abbiamo scoperto Isera con una guida turistica che ci ha condotto attraverso una degustazione itinerante in compagnia dei produttori locali (Panificio Moderno, Apicoltura Manica Renzo, Biodebiasi, Mas del Gnac, Cantine Spagnolli Enrico e Marco Tonini), per poi concludere il pomeriggio nel Cortile di Palazzo Liechtenstein Fedrigotti, sulle note di Margherita Guarino (voce e violoncello), Lorenzo Guzzoni (clarinetto) e Calogero Di Liberto (pianoforte). I tre artisti di fama internazionale ci hanno trasportato in un viaggio dalle “Rocce del Mito” ai “Rocky Mountains”, con musiche di Schubert, Liszt, Bruch, Bernstein e Gershwin.

Domenica 22 maggio, una passeggiata tra i vigneti di Savignano ci ha condotto alla scoperta della meravigliosa Tenuta di Sant’Antonio a Pomarolo dove l’Azienda Agricola Conti Bossi Fedrigotti ha ospitato un concerto costituito da preziosi cammei per oboe, clarinetto e pianoforte, seguito dalla degustazione di un calice di vino dell’azienda ospitante.
Il fine settimana successivo si è aperto a Besenello: sabato 28 maggio una passeggiata tra i boschi di Castel Beseno ci ha condotto in una notevole varietà di ambienti, dal bosco, al castello fino alla cascata. Appuntamento quindi al Teatro Parrocchiale (causa maltempo) per il concerto “Suoni francesi del primo Novecento”, dedicato all’opera per quintetto di fiati e pianoforte di Magnard. La giornata si è chiusa con la degustazione di un calice di vino della Cantina Vivallis.

Domenica 29 maggio è stata la volta di Volano: una facile passeggiata ci ha condotto tra vigneti e boschetti di caducifoglie e pini silvestri, alla scoperta di luoghi simbolo della devozione popolare nelle campagne. Sempre causa maltempo, l’Aula Magna della Scuola Primaria ha ospitato un concerto per violino, corno e pianoforte, con musiche di Brahms, Strauss e Kreisler, concluso dalla degustazione con i vini dell’Azienda Agricola Mattè e dell’Azienda Agricola Maso Salengo.
Sabato 4 giugno il festival si è spostato in altura, nelle frazioni di Villa Lagarina: una passeggiata verso la Selva di Daiano ci ha condotto nel Giardino di Villa Amon Marzani, balcone sulla Vallagarina. Qui ha preso vita un capolavoro musicale assoluto, il Quintetto n. 2 op. 81 di Dvořák. Al termine, degustazione con calice di vino della Cantina Lagertal e i prodotti di Adige Pane.

Domenica 5 giugno è stata invece dedicata all’esplorazione del territorio di Calliano: una passeggiata tra i boschi di Castel Pietra ci ha portato fino al rio Cavallo, teatro di un concerto per violino, violoncello e pianoforte, con musiche di Mozart, Skrjabin e Šostakovič, seguito dalla degustazione di un calice di vino del territorio all’interno delle suggestive sale di Castel Pietra.
A completamento del percorso di scoperta dei borghi della Vallagarina, domenica 12 giugno il festival è stato ospite di “Un borgo e il suo fiume” a Borgo Sacco. Di nuovo grazie alla gentilezza della famiglia Bossi Fedrigotti, lo splendido palazzo ha aperto le porte al pubblico di Settenovecento. Nel giardino è stato ospitato un concerto dedicato ad un’altra pietra miliare della musica classica, il Quintetto op. 34 di Brahms.

Come anticipato, è da sottolineare come tutti gli appuntamenti di Settenovecento OFF siano stati dedicati all’esibizione di giovani professionisti, grazie alle collaborazioni con il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento e Riva del Garda, con il Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano e con il Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona.

21 GIUGNO – LA FESTA DELLA MUSICA
La Festa della Musica del 21 giugno è il fulcro attorno a cui ruota l’intero festival Settenovecento: per questo ogni anno la giornata è segnata da proposte particolari e suggestive, rivolte a una pluralità di pubblici.
Quest’anno, grandi e piccini sono stati invitati alla scoperta delle Quattro Stagioni di Vivaldi, assieme alla voce, alle immagini e alle coreografie dell’Atelier Elisabetta Garilli e alla musica eseguita dagli strumentisti dell’Ensemble dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento. Lo spettacolo è stato preceduto da un’inedita collaborazione con Setàp – Orto San Marco, che ha proposto un laboratorio esperienziale proprio sulle stagioni.
Musica e pace, un connubio quanto mai sentito in questo particolare momento storico: dopo il trekking della pace, appuntamento in notturna alla Campana dei Caduti con il violoncello di Michele Marco Rossi e il programma “Naviganti”, percorso da musiche, tra gli altri, di Xenakis, Hindemith, Bach, Sollima.

DAL 24 AL 26 GIUGNO: IL FESTIVAL A ROVERETO
La fase conclusiva del festival è stata anch’essa caratterizzata dall’abbinamento ai concerti di esperienze di scoperta della città a tutto tondo.
Venerdì 24 giugno la visita “Seguendo un filo di seta” ci ha portato alla scoperta della lavorazione della seta a Rovereto nel Borgo di Santa Maria, tra le Rogge del Leno e il Filatoio di Colle Masotti.

La sera alle 20.45 gran concerto sinfonico a teatro, protagonista l’Orchestra Filarmonica Settenovecento: composta interamente da giovani strumentisti guidati da prime parti di grande esperienza e professionalità, è diretta quest’anno dall’altrettanto giovane e talentuoso Nicolò Jacopo Suppa. Il programma ha avuto come protagonisti Mendelssohn, Britten e Schumann, con brani dedicati alla natura, e ha dato occasione di esibirsi al giovane cornista roveretano Achille Fait, impegnato nella serenata di Britten assieme al tenore Blagoj Nacoski, che ha sostituito all’ultimo l’annunciato Leonardo De Lisi.
Sono tornati quindi gli apprezzati concerti della buonanotte, con un appuntamento suggestivo e speciale: il Coro S. Ilario diretto da Federico Mozzi, assieme a Fosca Leoni voce recitante, ci ha invitato al fresco sulla cima del Monte Zugna per uno spettacolo attorno al fuoco ispirato all’opera di Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi.

La giornata di sabato 25 giugno si è aperta con un appuntamento per soprano e pianoforte, con Giulia Zaniboni e Yuko Ito, dedicato alle Histoires Naturelles di Ravel all’interno del giardino di Palazzo Betta Grillo, che ha aperto le sue porte per l’occasione.
Al pomeriggio, ritrovo sotto le piante secolari del Giardino di Palazzo Fedrigotti in Corso Bettini (Università di Trento) per l’ascolto di un raro programma, con protagonisti il baritono Quang Nguyen e il quartetto di corni Dauprat Hornquartett. Tra l’altro, il quartetto ha proposto una pagina del compositore Jan Novák, figura fondamentale per Rovereto.

Nel tardo pomeriggio ha aperto per il festival lo splendido Giardino Bridi de Probizer, che ha ospitato in un affollata cornice le giovani componenti dell’Amai Quartet, vincitrici lo scorso autunno del 1° Concorso “Pietro Marzani” per giovani quartetti d’archi. Oltre che dal luogo, il tema natura è stato onorato con l’esecuzione del Quartetto “La Rana” di Haydn. Al concerto è seguita la cena degustazione a cura della Locanda delle Tre Chiavi di Isera.
Alle 20.45, appuntamento in piazza del Mart con il Coro della Schola San Rocco di Vicenza diretto da Francesco Erle: reduce dalle esibizioni vicentine con András Schiff, ci ha proposto un programma per coro e pianoforte dedicato alle risonanze, in natura e in musica, scelta che è risultata particolarmente adatta alla location del concerto.

La buonanotte è stata dedicata alla presentazione di una prima assoluta, commissionata per l’occasione dal festival Settenovecento: lo spettacolo “Naturale”, incentrato attorno all’omonima opera di Luciano Berio, ideato e messo in scena dall’Atelier Elisabetta Garilli con la viola di Klaus Manfrini e le percussioni di Christian Del Bianco. L’appuntamento è stato ospitato dal Giardino di San Marco e si è concluso con la tisana della buonanotte.

L’ultima giornata del festival, domenica 26 giugno, ci ha dato il buongiorno sotto gli alberi, nell’area del Vanezon al Bosco della Città: si sono esibiti il baritono Quang Nguyen e il quartetto di corni Dauprat Hornquartett, proponendo un programma dedicato alla natura e alla caccia.
Alle 15.30 abbiamo ritrovato il soprano Giulia Zaniboni e Yuko Ito al pianoforte, che hanno proposto un cesellato concerto dal titolo “Reflets” nel Giardino di Palazzo Fedrigotti in Corso Bettini.
Nel tardo pomeriggio, eccoci a scoprire un altro luogo magico di Rovereto: il Giardino del B&B Vista Castello, affacciato sul Torrente Leno e sul Castello, che ha ospitato il Quartetto Amai con opere naturali di Puccini, Colasanti e Dvořák. A seguire, cena degustazione a cura della Locanda delle Tre Chiavi di Isera.

Appuntamento serale al Teatro Zandonai con il secondo concerto dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento, diretta da Nicolò Jacopo Suppa, che assieme alle rare Pastorales di Ropartz ci ha proposto l’ascolto di una pietra miliare della musica di tutti i tempi, la Sinfonia n. 6 di Beethoven (Pastorale).
Il concerto conclusivo è stato affidato alla Rovereto Wind Orchestra diretta da Andrea Loss, che ci ha condotto tra la “Musica delle Sfere” sotto le stelle della Terrazza delle Sculture del Mart. E con la tisana della buonanotte, ci siamo dati l’arrivederci al 2023!

 

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L’edizione 2022 di Settenovecento è stata realizzata da:
Associazione Filarmonica di Rovereto, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Centro Internazionale di Studi “Riccardo Zandonai”, WAM Festival Int.le W.A. Mozart a Rovereto, Coro Sant’Ilario, Rovereto Wind Orchestra
con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Trentino-Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento, Comunità della Vallagarina, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Comune di Rovereto, Comune di Ala, Comune di Besenello, Comune di Calliano, Comune di Isera, Comune di Nogaredo, Comune di Villa Lagarina, Comune di Volano

partnership: Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano, Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona, Università di Pavia – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, Università di Trento, Azienda Agricola Conti Bossi Fedrigotti, Mart, Parrocchia di San Marco, Associazione Quercus, Fondazione Opera Campana dei Caduti, Un Borgo e il suo fiume, Associazione Culturale Calendimaggio.

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