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VITALIZI: CIA, FRACCARO RINUNCIA AL SUO PRIVILEGIO?

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10.33 - venerdì 24 marzo 2017

(Fonte: Claudio Cia) – Coerenza è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai vengono tutti da un unico posto. Nel Movimento 5​ ​stelle ci sono certamente esempi di onestà, di coerenza e di altruismo, ma anche persone che con impeto travolgente li sbandierano e ne rivendicano il monopolio pur non vivendoli.

Esponenti nazionali di primo piano non perdono occasione per ricordarci che quando andranno al governo elimineranno i vitalizi e tutti i privilegi. Bene, perché aspettare di arrivare al governo per farlo? Nulla vieta che lo si possa fare fin da subito, ma ad oggi non risulta che i tanti detrattori dei vitalizi e dei privilegi l’abbiano fatto. A tale proposito abbiamo appreso dai media locali che al momento un solo parlamentare trentino ha dichiarato pubblicamente la rinuncia al vitalizio, ma il suo nome non figura tra gli eletti a 5 stelle.

A conferma che la coerenza, così come l’incoerenza, è prima di tutto una qualità personale e non di un gruppo, qualunque esso sia. Nessuna forza politica può rivendicarla come suo esclusivo elemento distintivo. Ogni azione porta un nome e un cognome, è caratterizzata da una responsabilità individuale e non da una collettiva.

Così è anche per chi fa politica. Io stesso, pur nel mio breve percorso politico, sono riuscito a limitarmi, rinunciando a rimborsi di ogni genere o altri vantaggi derivanti dalla mia carica politica, questo non perché me lo imponga un marchio registrato, un simbolo, o uno Statuto, ma perché questo è il mio modo di stare al mondo.

Non c’è niente di più deludente che sentire le persone, magari le più giovani, dire che “la politica fa schifo”. Li capisco, ma se la politica è percepita incoerente, disonesta o, in poche parole, sporca è perché a farla apparire tale sono i comportamenti di singoli individui.

Non esiste un partito più puro di altri, semmai esistono politici più credibili di altri e, in tutta onestà, non possiamo escludere a priori che in ogni forza politica ci possano essere tali persone, come non possiamo escludere che ce ne possano essere di quelle che interpretano la politica in modo furbesco rendendola indigesta ai cittadini.

Il vero limite del Movimento 5 stelle è di non considerare che il castello su cui ha costruito la sua immagine è fatto di persone e la natura umana, si sa, è di per se fallace. Avere la presunzione di essere integerrimo, tutto d’un pezzo, con un’etica granitica, lo sta portando a snobbare tutto e tutti con la scusa di non “contaminarsi”.

Gli impedisce di dialogare e di cercare percorsi comuni con altri soggetti onesti, che pure ci sono anche in altre forze politiche, per il bene della gente. Finché si considera il migliore i suoi occhi sono ciechi, incapaci di cogliere il buono che c’è anche negli altri.

Il Movimento 5 stelle, se rimarrà prigioniero di questa superbia, rischia l’auto-distruzione e si espone al  pericolo di dover pagare un caro prezzo non appena uno dei suoi rappresentanti risultasse non diverso dai furbetti prestati alla politica. Cose già viste molte volte.

 

 

 

 

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