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“ UN GIORNO DA PECORA – RADIO1 “ * SANREMO, MAURO PAGANI: « CRITICHE? ROBETTE DA CORTILE PER MENDICARE VOTI, HO VOTATO MAHMOOD PERCHÈ SOSTENITORE DEL SUO PEZZO »

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17.13 - lunedì 11 febbraio 2019

“Mahmood è nato in Italia ed è cittadino italiano. Perché tutta questa bolgia? Se dobbiamo esibire il certificato di nascita dei genitori allora voglio anche la fedina penale”. A parlare, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Mauro Pagani, musicista e presidente della Giura d’Onore del Festival di Sanremo. Si aspettava tutte queste critiche? “No, sono sorpreso. Anche perché noi, quando votavamo, non è che sapessimo com’è andava il voto da casa o quello della Sala Stampa”.

Lei nell’ultima serata di Sanremo per chi ha votato? “Per Mahmood, ero un gran sostenitore del suo pezzo”. Siete accusati di averlo fatto vincere per fare una provocazione nei confronti da Salvini, essendo Mahmood italo-egiziano. “Si, certo, eravamo pilotati dai servizi segreti egiziani, c’era un ponte radio col Cairo…se non fosse triste questa la cosa la troverei divertente”, ha risposto ironico Pagani a Radio1. Salvini ha parlato della ‘sua’ giuria come un salotto radical chic senza molte competenze…”Per votare da casa ci vuole il diploma di pianoforte? Ognuno esprime il suo parere”.

Su questo avete messo d’accordo i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini: entrambi vi hanno criticato. “Bisogna restituire valore alle parole: politica è una parola alta, e non la mescolerei con queste ‘robette’ da cortile. Ogni tanto ci si dimentica del ruolo che si ha e si pensa a mendicare voti. Restituiamo un po’ di serenità e di calma”. Vi accusano anche di esser tutti di sinistra. “Non lo so perché agli altri non chiesto nulla. Il mio pensiero è sempre stato a sinistra ma non sono iscritto e non sono militante di nessun partito”.

 

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