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TURISMO RIVA DEL GARDA: CIVETTINI, DISATTESA LA MESSA IN SICUREZZA DEL PONALE?

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07.00 - lunedì 21 agosto 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – La Ponale attrazione turistica provinciale. Disattesa la manutenzione e la messa in sicurezza? Scaricata sui sindaci la responsabilità per eludere la necessaria messa in sicurezza?

Responsabilità politiche sull’ultimo incidente alla bimba centrata da un sasso che ha subito lesioni gravi?

Già il 2 ottobre 2015, a fronte di altro pericolo occorso ad un’altra bimba precipitata nel dirupo sottostante, fu presentato atto ispettivo-il n.° 2136-avente per oggetto proprio la messa in sicurezza della vecchia strada, oggi ciclo pedonabile, tra Riva del Garda e la val di Ledro.

Dopo ben 7 mesi, il 13 maggio 2016,sua maestà l’Assessore, rispondeva in sintesi che “Rispondendo a un’interrogazione di Claudio Civettini, consigliere di Civica Trentina, sulla messa in sicurezza della strada del Ponale, l’assessore al turismo Michele Dallapiccola ha assicurato che “la Provincia sta predisponendo i lavori per la sistemazione del sentiero, che consistono in un intervento di manutenzione ordinaria per stabilizzare il fondo, ridurre le erosioni dovute all’acqua, posare nuovi parapetti a norma, inserire arbusti e piante per rendere il percorso più naturale ed infine separare, ove possibile, il percorso degli escursionisti per permettere finalmente il percorso anche ai bikers. Il progetto di manutenzione ordinaria, già predisposto, sarà realizzato dal Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale con propri mezzi e maestranze. La Giunta attribuirà a tale progetto idonee risorse”.

Una risposta evidentemente data per rito e non per sostanza, credendo che i Consiglieri siano una inutile variabile, in campo per rompere le scatole più che per svolgere il ruolo che la delega e volontà popolare hanno riconosciuto al ruolo del controllo e della proposta.

Ora, davanti alle dichiarazioni del Sindaco di Ledro, sembrerebbe che quanto affermato nel maggio 2016 dall’assessore, sia forbito di elementi disattesi se è vero come è vero che un altro fatto gravissimo-il ferimento grave di una bimba per la caduta di un masso evidentemente pericolante-si è concretizzato forse anche per sottovalutazione nella verifica dello stato roccioso soprastante che, al gestore provinciale, non poteva sfuggire nel momento in cui si dava la transitabilità della ciclo-pedonabile in parola.

Una sottovalutazione che, se accertata, ha delle responsabilità politiche ben chiare e che non può essere scaricata sui sindaci, ai quali, tra l’altro, soprattutto per il sindaco di Ledro, sono anche stati tagliati i trasferimenti economici provinciale con l’assurdità più incredibile, punendo un Comune che si è unito e associato per primo in assoluto!!

Una responsabilità che sarebbe da ascriversi totalmente alla Provincia e a quell’assessore che con sufficienza e probabile poca conoscenza dei luoghi, si è permesso di rispondere all’atto ispettivo, oltre che con sette mesi di ritardo, anche con quella sufficienza che irride all’impegno dei Consiglieri provinciali.

Detto tutto ciò, oltre a annunciare l’invio di questo atto ispettivo alla Procura della Repubblica affinché accerti le eventuali responsabilità in merito al fatto successo qualche giorno fa alla bimba colpita dalla caduta del sasso, la richiesta di chiarimenti in merito agli impegni presi dall’assessore a suo tempo e ai controlli effettuati circa la transitabilità in sicurezza della ciclo pedonabile in parola ma,soprattutto,a che cosa si intenda ora attivare, per metterla materialmente in sicurezza, essendo una delle ciclabili più belle e panoramiche non solo del Trentino.

 

Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

  • se vi sia stao,dopo il grave infortunio ,qualche vertice dei responsabili politici e tecnici, per verificare lo stato di pericolo che sarebbe una costante sulla cosiddetta ciclo pedonabile del Ponale tra Riva e la Val di Ledro e, nel caso, cosa si sarebbe deciso in merito e come si intenda garantire la sicurezza ai transitanti, ormai troppo spesso incorsi in pericoli sicuramente evitabili se la manutenzione e la doverosa prevenzione fosse stata attuata con il famoso buon senso del Padre di Famiglia;
  • a fronte della risposta dell’assessore alla interrogazione ° 2136-avente per oggetto proprio la messa in sicurezza della vecchia strada ,oggi ciclopedonabile,tra Riva del Garda e la val di Ledro, che cosa sia stato fatto, attraverso quale progetto di verifica generale della sicurezza e transitabilità, con quali interventi concreti ,di chi l’eventuale “direzione lavori” e, visto che nella risposta di allora l’assessore dichiarava che “La Giunta attribuirà a tale progetto idonee risorse”, a quanto siano ammontate dette risorse e con quali capitoli di appalto e spesa;
  • Se si intenda intervenire per mettere in completa sicurezza la Ponale, che essendo una attrazione turistica unica in Trentino e non solo, vede il suo valore e la sua valenza, andare oltre le competenze dell’alto Garda e della valle di Ledro e dunque con la necessità di una regia ben precisa in capo all’assessore provinciale pro tempore;
  • Nel caso, come si intenda procedere per la messa in sicurezza della Ponale, compreso la verifica di eventuali disgaggi di rocce e roccette necessitanti di imbragature con le apposite reti di contenimento;
  • Affinché si accertino le eventuali responsabilità in merito al fatto successo qualche giorno fa alla bimba colpita dalla caduta del sasso, la richiesta di chiarimenti in merito agli impegni presi dall’assessore a suo tempo e ai controlli effettuati circa la transitabilità in sicurezza della ciclo pedonabile in parola ma, soprattutto, a che cosa si intenda attivare per metterla materialmente in sicurezza, essendo una delle ciclabili più belle e panoramiche non solo del Trentino.

 

 

 

 
 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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Foto: archivio Pat

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