L’incontro pubblico che ha avuto luogo a Canazei del 23 ottobre sul tema “ fattibilità e sostenibilità economica di una nuova rete di ferrovie nelle Dolomiti “ ha permesso di dimostrare che il sistema turistico delle Valli dell’Avisio è in grado di finanziare i costi di gestione della nuova ferrovia per il collegamento tra Trento e Penia via Val di Cembra.
La realizzazione di un’infrastruttura ferroviaria parziale e locale potrebbe essere autofinanziabile, ma finalizzata esclusivamente alla mobilità interna alle valli farebbe perdere le opportunità derivanti dall’integrazione con il Brennero e con le altre valli dolomitiche.
Ecco allora la necessità di sostenere un ragionamento ed un percorso di più ampio respiro.
Volendo insomma dare dei tempi e chiarezza alla proposta riteniamo certamente sia prioritario avviare la progettazione e la realizzazione di un primo lotto di collegamento locale che potrebbe essere il primo tronco della Campitello-Penia o della Penia -Pozza-Moena oppure della Castello- Moena, ma tolto questo aspetto pur rilevante, è fondamentale la connessione con la ferrovia del Brennero.
Il volume dei finanziamenti abituali della Pat per le infrastrutture stradali (scegliendo la ferrovia in alternativa alla strada) è compatibile con la realizzazione del progetto, ma ad oggi manca la volontà politica. Stà dunque a noi attirare la giusta attenzione sulla proposta.
La richiesta di finanziamenti europei è in linea con lo sviluppo delle reti transalpine ed Eusalp, ma urge candidare ufficialmente la Trento – Penia presso la Ue.
Tutti questi concetti devono però essere compresi sul territorio e per fare ciò serve avviare un dialogo con la società civile locale.
*
La proposta è allora quella di costituire nelle valli dell’Avisio un gruppo di lavoro tra gli operatori economici e le istituzioni pubbliche ( Comunità di Valle, provincia Autonoma di Trento, Regione Trentino-Alto Adige -Südtirol coordinato da Transadolomites avente i seguenti compiti:
– Conoscere nei dettagli gli studi finora svolti:
– Identificare gli approfondimenti necessari:
– Candidare il Treno dell’Avisio ed il modello turistico ad esso associato presso la Ue:
– Studiare le sinergie con il sistema turistico ed economico locale stimando i potenziali di crescita e le modalità di finanziamento.
*
Per comprendere inoltre il senso ed il potenziale di una servizio ferroviario nelle Valli dell’Avisio dobbiamo inoltre partire da questa constatazione;
– Non occorre inventare nuovi modelli bensì proseguire lo sviluppo del modello del DolomitiSupersky. Verticalmente verso il fondovalle, in direzione di società di trasporto pubblico o privato e verso operatori turistici.
– Orizzontalmente con l’ulteriore interconnessione impiantistica e bundling di servizi turistici
– Applicare sistematicamente le buone pratiche esistenti sul mercato della migliore offerta turistica di montagna a livello internazionale
– Il principale modello di riferimento è quello dello sviluppo alpino svizzero,es. Zermatt , Grindelwald-Wengen. Un modello che proponiamo anche di andare a conoscere sul posto.
Queste sono le priorità che Transdolomites propone per proseguire sul cammino della visione per darle concretezza.
Anche l’obiettivo delle probabili Olimpiadi invernali nelle Dolomiti e Alpi Centrali non è un’opportuna da seguire passivamente. È in queste occasioni che si possono aprire delle opportunità imperdibili per avviare e finanziare progetti per simili infrastrutture.
Per ogni informazione e comunicazione il referente è Massimo Girardi contatto mail girardi.massimo@brennercom.net
La conferma di adesione viene proposta entro il 31 gennaio 2019 in modo che si possa contare di promuovere il primo incontro di lavoro nel mese di marzo 2019.
*
Massimo Girardi
Presidente Associazione Transdolomites