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SGOMBERO ABITATO MORI (TN): PAT, PIANIFICATA DEMOLIZIONE DIEDRO ROCCIA

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08.07 - venerdì 11 agosto 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – L’operazione è stata pianificata, restano da confermare le date. Mori, si sta organizzando la demolizione del diedro, in due giornate.

Sarà demolito in due fasi il diedro di roccia che si trova sopra l’abitato di Mori. L’ operazione è stata pianificata, restano da confermare solamente le date.

Allo stato attuale l’ipotesi più probabile prevede la prima operazione il giorno 3 settembre; la seconda operazione si eseguirà approssimativamente dopo 15 giorni dalla prima, e comunque dovrà essere confermata dai tecnici che seguono i lavori preparatori.

I dettagli operativi sono stati condivisi nella riunione che si è tenuta oggi nel tardo pomeriggio presso la caserma dei Vigili del Fuoco Volontari di via Terranera a Mori e a cui hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti nell’operazione.

Sarà fatta la demolizione in parete con l’utilizzo di materiale esplosivo. In via precauzionale è considerata necessaria l’evacuazione di via Teatro. Presso la scuola elementare sarà istituito un centro di accoglienza per ospitare quanti dovranno lasciare temporaneamente la propria abitazione.

Le operazioni inizieranno, in tutte due le giornate che saranno confermate, attorno alle ore 8 per concludersi nel primo pomeriggio. Il 28 agosto si terrà a Mori una serata informativa per la popolazione in cui saranno diffusi i dettagli dell’operazione, che è complessa visto che si svolge a ridosso di un centro abitato e coinvolge quindi diversi specialisti.

L’intervento di demolizione riguarda, come noto, un diedro di roccia delle dimensioni complessive di circa 1500 metri cubi. Al momento il diedro è sottoposto a continuo monitoraggio. Data la sua instabilità, si è ritenuto più prudente eseguire la rimozione controllata, con l’uso di esplosivo, in due distinte fasi per garantire la massima sicurezza, per la popolazione e per gli operatori.

Ai piedi del versante è già stato realizzato il Vallo Tomo a protezione delle abitazioni sottostanti. Si tratta di un’opera in grado di trattenere senza problemi massi di dimensioni anche consistenti.

Tuttavia l’intento è di demolire il diedro in porzioni molto piccole, in modo da ridurre comunque al minimo l’impatto della caduta del materiale roccioso, sfruttando la capacità contenitiva del Vallo Tomo. Il quantitativo dell’esplosivo utilizzato per la demolizione garantirà la frammentazione della roccia in pezzi di dimensioni contenute, guidandone la caduta verso il basso.

In questi giorni è in fase di attuazione un intervento di preparazione dell’ammasso roccioso, per consolidare e contenere la parte inferiore e consentire, nella prima giornata di intervento, la demolizione della parte superiore. Di seguito si eseguirà, nella seconda giornata, la demolizione della parte rimanente.

A livello precauzionale sarà chiesto agli abitanti di Via Teatro, circa 170 persone, di evacuare dalle loro abitazioni. La popolazione interessata sarà invitata a portarsi presso la Scuola elementare dove sarà garantita l’accoglienza, compreso il servizio mensa, con il pranzo che sarà assicurato dai Nu.Vol.A.

Nel centro di accoglienza sarà allestito anche un punto di assistenza sanitaria, dove opereranno Croce Rossa, 118 Trentino emergenza e Psicologi per i popoli, per dare supporto medico e psicologico alle persone che ne avessero necessità.

La conferma delle date di svolgimento dell’operazione si avrà soltanto dopo aver controllato anche le previsioni meteorologiche. Una condizione d’imminente piovosità a carattere temporalesco potrebbe infatti rappresentare un pericolo per l’accumulo di cariche elettrostatiche.

La “zona rossa”, che comprende l’area che sta in un raggio di 300 metri dal diedro che sarà demolito, sarà isolata mediante il controllo degli accessi stradali, dei sentieri e delle vie ferrate.
Saranno quindi allestiti dei punti di vigilanza presidiati dalle forze dell’ordine, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, in tutta l’area interessata dalle operazioni e nelle zone di accesso ai sentieri di montagna.

Sarà inoltre assicurata l’assistenza sanitaria per garantire un intervento immediato per incidenti sia all’interno che all’esterno dell’area operativa. 118 Trentino Emergenza garantirà l’eventuale trasporto sanitario di persone non autosufficienti, allettate o inferme, presso ospedali o strutture della zona, per il tempo necessario.

Le operazioni inizieranno attorno alle 8 del mattino. Alle 8.40 comincerà l’evacuazione. Per le ore 10.00 tutte le abitazioni dovranno essere state sgomberate. Alle ore 10.30 verrà chiusa al transito via Teatro. Quindi, attorno alle ore 11.00, verrà fatto brillare l’esplosivo che demolirà il diedro.

Dopo il controllo dell’efficacia dell’operazione si procederà con la rimozione dei blocchi di accesso, l’ispezione delle abitazioni per la verifica di eventuali danni e la riapertura della zona.

Quindi, nel primo pomeriggio, la popolazione potrà fare ritorno nelle proprie abitazioni. Durante lo svolgimento delle operazioni di brillamento – 30 minuti circa, salvo imprevisti – sarà necessario interrompere la circolazione sulle strade.

Questa quindi è la sequenza delle attività: interdizione dell’area rossa; rimozione sulla superficie superiore di materiale pericolante, tramite disgaggio; messa in sicurezza tramite ancoramento della porzione inferiore; perforazione; posizionamento dell’esplosivo; evacuazione della popolazione dal centro abitato; istituzione dei blocchi a strade e sentieri; brillamento; controllo danni; rientro della popolazione; ripristino delle attività.

Il brillamento sarà anticipato con l’emissione di tre suoni intermittenti di una sirena.

Gli orari e la sequenza delle attività sono gli stessi per tutti e due i giorni di intervento, tranne naturalmente la parte che riguarda la demolizione della parte superiore del diedro.

L’intervento sarà coordinato dalla Protezione Civile del Trentino, in particolare dal Servizio Prevenzione rischi della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione di vari altri soggetti fra cui i Vigili del Fuoco Volontari di Mori e dell’Unione distrettuale della Vallagarina, Croce Rossa Italiana, 118 Trentino Emergenza, Psicologi per i Popoli, l’Associazione Nu.Vol.A., Polizia Locale, Carabinieri, Corpo Forestale provinciale.

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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