(Fonte: Ufficio stampa Cooperazione Trentina) – Le dichiarazioni del segretario della Filcams – Cgil Roland Caramelle riportate oggi sui mezzi di informazione sono offensive e inaccettabili. Una trattativa sindacale può anche arrivare ad un confronto duro, ma quando assume i toni dell’insulto e della denigrazione non può essere tollerabile.
Si parla di declino e assenza di visione strategica della cooperazione facendo finta di dimenticare ciò che la cooperazione rappresenta per tante migliaia di lavoratori in tutto il Trentino. Di ciò che hanno fatto e che continuano a fare le imprese cooperative per sostenere l’occupazione. Si utilizza la vicenda Sait come un volgare stratagemma per gettare fango sull’intero movimento.
Nel merito delle aperture festive degli esercizi commerciali – dal cui dibattito Caramelle denuncia l’assenza della Federazione – va ricordato che la Federazione non può e non intende trattare di strategie commerciali che competono ai soggetti interessati. Peraltro, il consorzio Sait si era espresso in ripetute occasioni – curiosa l’amnesia del sindacalista – anche attraverso dichiarazioni e interviste del suo presidente Renato Dalpalù, a favore di una autoregolamentazione della materia tra i principali operatori del territorio per limitare le aperture. Qualcun altro, semmai, aveva dichiarato che non è possibile tornare indietro.
Non si comprendono i continui tentativi di tirare in ballo la Federazione su questioni che attengono scelte imprenditoriali delle imprese associate se non con l’intento di “drammatizzare” un dibattito già animato sul futuro del comparto del consumo, in una fase delicata di rilancio che coinvolge il principale consorzio e le Famiglie Cooperative sul territorio.