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RICORDO FOIBE: BORGA, PER ROSSI TEMATICA NON CONNOTATA AL TRENTINO

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16.49 - martedì 21 marzo 2017

(Fonte: Rodolfo Borga) – Con interrogazione n. 4073/2017 ho chiesto lumi alla Giunta circa le iniziative promosse dalla Provincia nell’anno in corso, direttamente od indirettamente ed anche in collaborazione con le scuole od altri soggetti, per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe e conservare la memoria, così come prevede la legge 92/2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo.

Ieri è giunta la laconica risposta del Presidente Rossi, da cui può evincersi come la nostra Provincia non abbia fatto nulla! Nella risposta si legge, infatti, che la Provincia, “ritenendo la tematica di rilievo nazionale e non specificamente connotata per il nostro territorio” (sic!), si è limitata a trasmettere alle istituzioni scolastiche la circolare del Ministero 8.2.2017, con la quale il Governo sollecita l’organizzazione di eventi, anche in collaborazione con le associazione degli esuli, con riguardo al Giorno del Ricordo.

Di fatto, ripetiamo, la Provincia non ha fatto nulla. E ciò con la surreale (e, ci sia concesso, un po’ vile) motivazione per cui la tragedia delle foibe non sarebbe “specificamente connota per il nostro territorio”.

In effetti il 10 febbraio scorso nessun rappresentate della Giunta provinciale, né per la verità del Consiglio provinciale, era presente né alla Messa fatta celebrare dal Comune di Trento, né alla deposizione di una corona presso la lapide collocata in Largo Pigarelli a memoria delle vittime delle foibe.

Io ero presente, ma a titolo personale. Non essendo il tema “specificamente connotato per il nostro territorio”, la Giunta provinciale (ma anche, ripetiamo, il Consiglio) ha pensato bene di astenersi perfino dal “minimo sindacale” e cioè dal presenziare con un suo rappresentante ai due momenti sopra ricordati, cui invece hanno partecipato la Giunta (con il Sindaco) ed il Consiglio (con la Presidente) comunali di Trento.

Non è mia intenzione far polemica su una tragedia come quella che hanno subito centinaia di migliaia di Istriani, Dalmati e Giuliani. Non posso però tacere di fronte alla risposta della Giunta provinciale, che in modo francamente (ma confido involontariamente) quasi offensivo per le vittime della pulizia etnica titina e per i loro familiari, liquida la tragedia delle foibe come questione “non specificamente connotata per il nostro territorio” e così motiva l’assenza di qualsivoglia iniziativa al riguardo.

Senza polemiche, quindi, invito il Presidente Rossi e la Giunta a cambiare registro, magari prendendo esempio dal Comune di Trento. Le vittime delle foibe ed i loro familiari hanno già patito tanto.

Non è giusto Presidente che anche ora, a decenni di distanza, la Provincia di Trento si distingua per continuare quella politica dell’oblio, che tanto ha fatto soffrire chi è stato costretto con il terrore a lasciare a sua Patria.

Sono certo che comprenderà il senso del mio intervento.

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/03/Comunicato-interrogazione-foibe.pdf” title=”Comunicato interrogazione foibe”]

 

 

 

In allegato l’interrogazione e la risposta:

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/03/Interrogazione-foibe.pdf” title=”Interrogazione foibe”]

 

 

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/03/Risposta-interrogazione-foibe.pdf” title=”Risposta interrogazione foibe”]

 

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