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COMUN GENERAL FASCIA: ESERCIZIO FINANZIARIO 2016, AVANZO DI GESTIONE 460 MILA €

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21.08 - venerdì 14 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Comun general de Fascia) – Consei general: approvato il rendiconto di gestione del 2016 e discussi ruolo e presenza al Consei de Procura del viceprocurador.

Nella seduta del 13 luglio si è tenuto anche un proficuo dibattito su alcuni punti chiavedel Regolamento e dello Statuto del Comun general de Fascia.

Un confronto animato su questioni e ruoli importanti all’interno del Comun general de Fascia ha caratterizzato il Consei general del 13 luglio che, alla presenza di un folto gruppo di consiglieri (pochi gli assenti), del presidente Francesco Pitscheider e della procuradora Elena Testor, è iniziato dopo l’approvazione del verbale della riunione precedente, con la surroga del rappresentante del comune di Pozza: il dimissionario Dino Detomas è stato sostituito (su indicazione del comune) da Tarcisio Rasom.

Dato il ruolo di vicepresidente del consei general di Detomas al suo posto è stato eletto all’unanimità Thomas Amplatz (gruppo misto).

La conseiera de procura Lara Battisti ha quindi illustrato nel dettaglio, per la sua approvazione, il rendiconto di gestione del Comun general de Fascia per l’esercizio finanziario 2016, che presenta un avanzo di gestione di 460 mila euro dovuto alla differenza tra: le entrate 8.859.184 euro e le uscite 8.156.863 (decurtati pure di f.p.v. p corrente 152.863 euro e f.p.v. c/capitale 89.000 euro).

Sui 460 mila euro di avanzo del 2016 – composti da: 189.562 euro di amministrazione, 27.382 (entrate straordinarie) istruzione e cultura, 72.067 euro territorio e tutela ambientale, 225.756 attività socio assistenziali (nessun disavanzo per turismo e sport) – è intervenuto il consigliere Nicola Zanoner (Ual) invitando a un più ampio uso delle risorse disponibili, specie per i servizi di carattere sociale.

«L’avanzo del 2016 è dimezzato rispetto al 2015 – ha precisato Lara Battisti – il che indica un utilizzo massiccio dei fondi disponibili per le diverse attività, avviate sulla base dei finanziamenti di previsione, che sono stati oggetto di variazioni, causa di un avanzo fisiologico».

Ha parlato di maggior coraggio nell’uso dei fondi, senza limitarsi alla gestione dell’ordinario ma dando forma a progetti di lungo periodo, anche Maria Piccolin (Ual), cui ha ribattuto la procuradora: «Nonostante la complessità di gestione dell’ente, con le risorse a disposizione stiamo realizzando diversi progetti, anche con scelte coraggiose che hanno ricadute positive sul futuro della comunità».

Dopo l’approvazione del bilancio, con l’astensione dei consiglieri Ual, e la ratifica, all’unanimità, della delibera del Consei de Procura per variazioni urgenti al bilancio di previsione del 2017 – relative a bike sharing (4 mila euro da trasferimenti Apt), soggiorno estivo per anziani (3 mila euro per maggiori iscrizioni), rimborsi per il Fondo di Produttività dei dipendenti (2.263 euro), variazioni per la gestione ordinaria (21 mila euro) – il presidente Pitscheider ha sottoposto all’assemblea l’integrazione dell’articolo 19 dello Statuto con il comma 3 bis, riferito alla figura attualmente non prevista del segretario generale del Comun general (presente in tutte le comunità di valle).

L’assenza, però, del relativo allegato nella convocazione del Consei inviata ai consiglieri, che così non hanno avuto modo di approfondire la questione, ha fatto slittare l’approvazione del nuovo comma alla prossima seduta.

Il consigliere Manuel Farina (Ual) ha, poi, motivato le sue dimissioni (già presentate) dalla Commissione Consultiva per le questioni istituzionali dove sarà sostituito (con approvazione all’unanimità) da Cesare Bernard.

«Mi vedo costretto a lasciare l’incarico – ha detto Farina – per sopraggiunti impegni personali, ma anche per i continui attacchi pubblici al consigliere provinciale ladino, da parte del presidente della commissione Luca Guglielmi (assente al Consei ndr), che minano l’efficacia del lavoro avviato».

La procuradora, prendendo atto delle dimissioni, ha messo in luce l’importanza di onorare gli impegni pubblici assunti da ciascuno: «Se io lascio un incarico privo di compenso – ha risposto Farina – e lo affido a un esperto come Cesare Bernard, ci sono persone che, a fronte di compensi da 800 euro al mese, disertano spesso le riunioni».

Il successivo intervento del conseier de procura Mario Deluca, che ha manifestato rammarico per la mancata presidenza assegnata a un ladino del Network to Promote Linguistic Diversity – ovvero l’assessore regionale Giuseppe Detomas o la responsabile dei servizi linguistici del Comun general Sabrina Rasom (attuale vicepresidente dell’Npld) – ha acceso il dibattito sulla questione emersa in occasione dell’assemblea, tenuta l’8 giugno in Fassa, della rete paneuropea per la promozione delle lingue e culture di minoranza.

«La mia candidatura, proposta dalla Provincia che paga la quota di adesione a un ente che fa lobby sulle politiche europee e che sarebbe stata accolta favorevolmente dall’NPLD, è stata boicottata dal Comun general. Ecco perché mi sono fatto da parte. È chiaro, però, che la presenza della Provincia di Trento, per il peso della sua rappresentanza, è chiave all’interno di quell’ente al cui vertice non può che esserci un politico, come finora è stato», ha affermato Detomas.

Ma la procuradora Testor ha denunciato il mancato coinvolgimento da parte della Provincia nella scelta del candidato presidente: «È vero che il pagamento della quota è provinciale, ma è il Comun general che lavora nell’Npld e io stessa mi sono impegnata a portarne l’assemblea in valle.

Nella lettera pervenutaci dal presidente uscente basco si indicava l’assegnazione della presidenza a Sabrina Rasom o il suo affiancamento, date le sue competenze tecniche, a un presidente di nomina politica. Nessuno però ci ha interpellati».

Anche il conseier de procura Lasagna è intervenuto sulla vicenda: «I trasferimenti provinciali, nel caso dell’Npld si tratta di 15 mila euro, non possono delegittimare il ruolo politico e amministrativo dei territori».

Altro dibattito partecipato è seguito riguardo le modifiche al “Regolamento per il funzionamento del Consei de Procura” , nello specifico al punto 6 dell’articolo 2 dove, come indicato da Pitscheider, si ravviserebbe un errore formale che crea confusione (per la presenza di un “tra cui” poco chiaro) nella presenza del viceprocurador (un sindaco) nel Consei de procura giudicata indispensabile da tutti per il coordinamento dei lavori dell’intero Comun general. «Il punto è corretto – ha precisato Cesare Bernard – ed esplicita la presenza del viceprocurador nel Consei de procura.

Non sono incoerenze tra Regolamento e Statuto». E sulle due “Carte” e consigli cardine dell’ente si è espresso con vigore il sindaco di Campitello Ivo Bernard: «Credo sia necessario fare chiarezza su funzioni e compiti del Consei di Ombolc e del Consei de Procura, organi politico ed esecutivo del Comun general, il primo trasversale rispetto all’altro.

Finora abbiamo operato in modo anomalo, ecco perché l’eventuale modifica del Regolamento deve essere occasione di riflessioni ponderate». Sulla necessità di migliorare la collaborazione tra i due consigli si è detto favorevole anche il conseier de Procura Matteo Iori, così come sono stati numerosi gli interventi – tra cui quelli di Bernard, Battisti, Deville, Detomas, Farina, Lazzer, Pederiva nonchè della procuradora Testor – sul ruolo e le modalità di scelta del viceprocurador che vanno chiariti, a partire dal punto 6 dell’articolo 2 del regolamento, in sede di Commissione Consultiva per le questioni istituzionali. Così il presidente Pitscheider ha chiuso un lungo Consei general rimandando la questione alla prossima seduta.

 

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa
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Foto: da comunicato stampa

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