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RENDICONTI: CIA, FRACCARO HA CHIESTO RIMBORSI PER 7.200 EURO IN UN MESE

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17.34 - domenica 2 aprile 2017

(Fonte: Claudio Cia) – Beppe Grillo e il M5s hanno portato nel panorama politico italiano principi nuovi e vicini a quanto i cittadini si attendono dai loro rappresentanti.

Con il passare del tempo non si può non notare che almeno qualcuno di questi principi sia finito nel cassetto con l’accordo del “capo politico” e la sostanziale connivenza dei sostenitori del Movimento.

Catapultati in Parlamento i grillini hanno subito avviato l’operazione trasparenza, mostrando meritoriamente agli italiani quanto ogni parlamentare costa al cittadino. Ci si sarebbe attesi però che anche un altro dei principi cardine del Movimento trovasse puntuale applicazione. Mi riferisco al principio di sobrietà. Da sempre i grillini pontificano contro i costi della politica e i privilegi della casta. Peccato che alla prova dei fatti oggi la loro situazione non si discosti molto da quella dei loro colleghi tanto vituperati.

Prendiamo ad esempio i rimborsi spesa. E’ noto a tutti che il costo maggiore di un deputato  o di un senatore non è rappresentato dalle indennità, bensì dai rimborsi spesa forfettari esentasse.

L’indennità, pur consistente, si aggira attorno ai 5000 euro mensili ma i rimborsi spesa la superano del doppio. Grazie alla trasparenza applicata dai rappresentanti del M5s sul sito tirendiconto.it possiamo verificare quanto l’altro principio, quello della sobrietà sia rimasto lettera morta. I parlamentari del M5s restituiscono mensilmente una quota dell’indennità che si aggira attorno ai 1600 euro. Sono molto più restii a rinunciare ai rimborsi spesa.

Spendere 6-7 mila euro (oltre all’indennità) in un mese sembrerebbe complicato a tutti gli italiani. E’ invece la norma per gli eletti del M5s.

Addirittura c’è chi supera tranquillamente anche i 10mila euro.

Limitandoci ai rappresentanti nostrani l’onorevole Fraccaro sempre pronto a fustigare i suoi colleghi che (come lui) matureranno il vitalizio a partire dal prossimo autunno, nel corso del 2016 non si è mai tirato indietro quanto a spese. Le ultime rendicontazioni risalgono a quasi sei mesi fa. Per fare qualche esempio concreto in ottobre (oltre all’indennità da 3300 euro) si è trattenuto per rimborsi 4250,19 euro.

Sembrano già tanti ma in settembre è riuscito a fare meglio, mettendo a carico degli italiani spese per 6134,40 euro, raggiungendo in luglio la cifra record di 7221,19 euro.

In Trentino i grillini si scandalizzano (giustamente) per chi  tra i consiglieri provinciali spende 7000 euro in un anno. Affetti evidentemente da strabismo non si accorgono che il loro rappresentante a Roma 7000 euro riesce a spenderli in un mese. Si lamentano (giustamente) che qualche consigliere regionale si fa rimborsare il tragitto casa-lavoro.

Non dicono nulla invece in merito al fatto che i loro rappresentanti al contrario dei normali lavoratori, viaggiano gratis (ovvero a carico del bilancio pubblico)da casa a Roma e dalle finanze pubbliche si fanno rimborsare anche l’affitto di casa.

I templi sono notoriamente affollati. Purtroppo, come sempre, a farla da padroni sono i farisei.

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