(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Regolamento urbanistico: i professionisti invocano norme chiare. Fa un altro passo avanti l’atteso Regolamento urbanistico-edilizio provinciale, che la Giunta Rossi intende presto mettere in campo per dare piena attuazione alla legge provinciale 15/2015 di riforma del settore. Stamane la III Commissione permanente del Consiglio provinciale, presieduta da Mario Tonina, ha audito sul tema il Comitato interprofessionale degli Ordini e Collegi tecnici, presente con il suo coordinatore Gian Maria Barbareschi, con il consigliere Marco Giovanazzi e con Susanna Serafini, presidente degli architetti trentini.
L’organismo che rappresenta le professionalità del settore edilizio e urbanistico ha prodotto un documento, in cui elogia l’ampia consultazione attivata dall’assessore Carlo Daldoss a monte della stesura del nuovo regolamento, ma dichiara che non tutte le attese sono state soddisfatte. La riforma di due anni fa – scrivono – ha promesso semplificazione, riqualificazione dei volumi esistenti, minor consumo di suolo, più qualità del paesaggio.
Ebbene, per il Comitato non ci siamo ancora sul punto della riduzione delle norme e della semplificazione delle procedure, perché il regolamento appare scritto in un linguaggio di taglio avvocati zio più che tecnico.
Si elogia la novità di un regolamento unico per tutto il Trentino, che introdurrà una benefica uniformità, prevalendo sulle diversificate norme dei piani regolatori comunali quanto a metodi di misurazione, definizioni, elementi geometrici e adozione di un parametro edilizio uniforme, quale la Superficie Utile Netta per gli indici edificatori e la determinazione dello standard di parcheggio. Bene anche l’adozione del criterio dell’altezza per numero di piani degli edifici.
Resta invece il problema – è stato ribadito stamane, in risposta a una domanda di chiarimento del consigliere Claudio Civettini, intervenuto nella discussione così come la collega Donata Borgonovo Re – della modulistica e documentazione delle pratiche urbanistiche: montagne di carta soffocanti, in attesa di un salutare passaggio a più moderne e agili istanze telematiche.
Giovanazzi e Serafini hanno affermato tra l’altro che il Comune di Trento è un esempio eclatante di ente che pratica un eccessivo formalismo, facendo riferimento pure a circolari interne, che mettono costantemente in difficoltà i professionisti. “E’ inaccettabile – è stato detto – perché ci fa sentire sempre dei neolaureati di fronte all’insondabilità delle regole”.
L’assessore Daldoss – assistito dalla dirigente del Servizio urbanistica, Angela Turella, e dalla direttrice dell’Ufficio affari amministrativi, Lucia Frenguelli – ha chiarito che alle domande on line si arriverà senz’altro, ma occorrerà passare per un aggiornamento della l.p. 15/2015, con il recepimento di quanto sul punto prevede la riforma nazionale Madia della pubblica amministrazione. Daldoss promette inoltre una semplificazione della modulistica per i permessi di costruire.
Il Comitato interprofessionale auspica poi che il Tavolo di lavoro formato dall’assessorato – e che nel 2016 si è riunito per 14 volte – si trasformi in luogo di concertazione permanente. Alla III Commissione è intanto pervenuto il parere positivo del Consiglio delle autonomie locali sul regolamento impostato dalla Giunta provinciale
In allegato il comunicato stampa:
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In allegato i documenti contenuti nel comunicato stampa:
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Foto: da comunicato stampa
