Dopo anni trascorsi in galera, Asia Bibi, pachistana di fede cristiana, è stata riconosciuta due settimane fa innocente da un tribunale pachistano per l’accusa di “blasfemia”. La “blasfemia” tanto invocata era legata al fatto che Asia Bibi, avesse bevuto dalla stessa fonte dove si erano dissetate alcune donne musulmane. Per questo pendeva su di lei una condanna a morte. Il giudice che ha assolto Asia vive ora blindato sotto la scorta, mentre l’avvocato difensore ha lasciato in tutta fretta il Pakistan. Intanto molte nazioni fra le quali l’Olanda, la Francia, il Canada e la stessa Italia si interessano e quasi si contendono Asia Bibi per accoglierla in patria.
Ma una risposta definitiva ancora non c’è. I cristiani d’oriente rappresentano oggi anche il simbolo attraverso il quale si alimentano le identità per l’estrema destra. Come ad esempio in Siria dove tra le macerie della guerra prendono forma strane alleanze. Come quella tra i militanti neofascisti e pezzi di Chiesa pro Assad. Domani, venerdì 16 novembre alle 11 su Radio3 Anna Maria Giordano ne parlerà con Sabika Shah Povia, giornalista italo-pakistana, collabora con The Post Internazionale, Corriere della Sera, La Repubblica, Cnn International, Reuters, Dawn.