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PUNTO NASCITE CAVALESE (TN): OPPOSIZIONE ALL’ESTERNO OSPEDALE, NO PRESE IN GIRO

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14.16 - mercoledì 2 agosto 2017

(Fonte: Claudio Cia) – Opposizione a Cavalese: Fugatti, Bezzi e Cia sulla questione punto nascita. Opposizione provinciale a Cavalese con i consiglieri Fugatti, Cia e Bezzi nuovamente fuori dall’ospedale di Cavalese per contestare la gestione politica della questione punto nascita.

“Non è una speculazione del momento – ci tengono a precisare i consiglieri -, seguiamo questa vicenda dal principio ed ormai è l’ennesima volta in pochi mesi che dobbiamo intervenire sulle vicende legate alla chiusura del punto nascite”.

“Le notizie degli ultimi giorni sono imbarazzanti – proseguono Fugatti, Cia e Bezzi -, per mesi e mesi ci hanno detto che il problema era la ricerca dei pediatri, ora apprendiamo che il nuovo problema sarebbero i ginecologi”.

Quella che doveva essere una riapertura imminente del punto nascita viene infatti procrastinata, forse, a settembre, con le solite promesse di comunità di valle, sindaci di valle, assessore provinciale e consiglieri della valle.

“Non vogliamo pensare – continuano i consiglieri -, che ci sia un disegno preordinato da parte di chi dirige l’azienda sanitaria per chiudere definitivamente questo punto nascite, ma è imbarazzante che chi sta gestendo politicamente questa partita ormai da mesi dica una cosa e poi ne faccia un’altra”.

“Su questo stesso piazzale abbiamo visto manifestazioni con centinaia di persone, che hanno creduto alle promesse fatte, ma a quanto pare sono state prese in giro.

Ora non resta che attendere la scadenza di settembre, entro la quale lo stesso nuovo direttore di pediatria ha comunicato che se non si risolverà la questione si dovrà chiudere definitivamente.”

Cia tira in ballo anche il presidente Rossi: “invoca l’Autonomia per difendere i vitalizi, ma dov’è adesso che c’è da tutelare il territorio per il quale l’autonomia è nata?”.

I consiglieri evidenziano la richiesta di deroga dell’Assessore della Regione Emilia Romagna, per sei mesi, per le strutture con meno di 500 parti l’anno ovvero i Punti nascita in Appennino Castelnovo ne’ Monti (Re), Borgo Val di Taro (Pr), Pavullo nel Frignano (Mo), in pianura a Scandiano (Re), Mirandola (Mo) e Cento (Fe).

Sul tema Fugatti, Cia e Bezzi hanno presentato anche un’interrogazione, per capire cos’ha concretamente fatto l’Assessore Zeni dopo aver dichiarato in diverse occasioni di voler unire le forze proprio con le altre Regioni toccate dalle disposizioni romane sul tema della chiusura al fine di preservare il servizio nei territori. “Ad oggi, però, non abbiamo notizie certe di tale iniziativa”, concludono i consiglieri.

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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