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PROTEZIONE CIVILE: MELLARINI, LAVORARE ASSIEME MA AUTONOMIA DEI TERRITORI

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11.22 - domenica 5 febbraio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – La Protezione civile, con il suo sistema nazionale di uomini e competenze, rappresenta uno dei migliori simboli di un’Italia moderna e solidale, in grado di operare grazie a valori forti e di intervenire sui luoghi delle emergenze con rapidità ed efficacia. E’ questo il messaggio che arriva da Madonna di Campiglio, dove il convegno dedicato alle prospettive future della Protezione civile ha chiuso simbolicamente una settimana di incontri e gare del 14° Campionato italiano di sci, vinto dal Trentino. Al convegno ha preso parte, tra gli altri, anche l’assessore alla protezioni civile della Provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini, il quale si è soffermato sulla approvazione, la prossima settimana, della legge Braga, la prima dedicata alla Protezione civile, e che rappresenta un punto di partenza, verso un nuovo modello di Protezione civile italiana: “Ai nostri volontari abbiamo delle risposte così permettere di esprimere al meglio il loro lavoro, il loro impegno e la loro generosità.

“La legge Braga – ha esordito l’assessore provinciale alla Protezione civile, Tiziano Mellarini –  è un punto di partenza e non di arrivo, un’occasione straordinaria perché offre la opportunità alla Protezione civile di fare sistema, passando attraverso la valorizzazione dei territori. La Protezione civile trentina – ha concluso – è un riferimento in Italia perché ha nei volontari e nell’organizzazione due punti di forza, ma è una realtà che basa le proprie fondamenta su due valori autentici e riconosciuti: senso civico e responsabilità”. Secondo Mellarini si tratta di valori che non possono essere “indossati all’occorrenza” ma che devono far parte del percorso della vita di una persona, a partire dalla scuola: “Dobbiamo insegnare ai nostri ragazzi il rispetto per la cosa pubblica ed il valore dell’impegno e della solidarietà”.

A detta dell’assessore, la legge Braga sulla Protezione civile e sul sistema nazionale è un punto di partenza: “La legge è una legge importante. Da parte nostra è stata più volte sottolineata la necessità di coinvolgere  nella gestione della Protezione civile le realtà locali, quali Regioni, Province e Comuni. Una volta approvata, avremo l’opportunità di rafforzare questi aspetti grazie ai decreti attuativi e su questo ci sarà impegno forte da  parte delle Regioni e di tutte le componenti che fanno parte della Protezione civile nazionale”. Mellarini ha sostenuto che della Protezione civile italiana debba far parte anche la rete dei professionisti: “Vi sono aspetti importi, quali la pianificazione territoriale, che devono entrare a far parte degli ambiti della Protezione civile, la quale non può essere identificata solo per le emergenze e gli interventi post calamità. Concetti, quali prevenzione e programmazione, devono far parte del nostro agire e per questo servono le competenze di ingegneri, architetti e geologi”.

Su un tema Mellarini ha insistito a lungo ed ha chiuso il suo intervento: “Dobbiamo fare sistema, lavorare tutti insieme con un assetto sì nazionale ma in grado di garantire autonomia operativa ai territori”. Il convegno ha visto gli interventi, tra gli altri, di Stefano De Vigili, dirigente del Dipartimento della Protezione civile trentina, a cui spetta il coordinamento nazionale; Roberto Giarola, dirigente nazionale della Protezione civile; Gianpaolo Bottacin, assessore all’ambiente e protezione civile della Regione Veneto; e di Giorgio Debiasi, presidente dei Nuvola del Trentino, autore di un intervento molto applaudito dal pubblico. La serata di Madonna di Campiglio si è chiusa con le premiazioni del 14° Campionato italiano della Protezione civile che nella classifica generale per Regioni ha visto la vittoria del Trentino, davanti a Lombardia, Toscana e Friuli Venezia Giulia.

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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