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PRESENZA LUPO-TRENTINO: UPT, PER PASSO FEDAIA COSA INTENDE FARE LA PROVINCIA?

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10.05 - venerdì 28 luglio 2017

(Fonte: Upt, Gruppo consiliare Unione per il Trentino) – Presenza del lupo nei pressi di Passo Fedaia.

La presenza del lupo, il cui arrivo era ampiamente previsto considerando la dinamica della sua popolazione sulle Alpi, è una questione sempre più delicata per la nostra provincia. Il branco riproduttivo più vicino è quello dei Monti Lessini, dal quale si staccano periodicamente degli esemplari che gravitano poi anche in territorio trentino.

Altri lupi arrivano, sempre a causa di movimenti spontanei, sia da Est (provenienza dinarico-balcanica), sia da Ovest (lupi italici). Oltre al branco dei Lessini, è stata verificata recentemente la presenza di una coppia in Alta Val di Non e due lupi sono stati ripresi insieme anche nella zona di Folgaria.

Alcune segnalazioni sono pervenute anche dall’Alta Val di Fassa e dalla confinante Val Badia, dove pure sono stati ripresi due lupi assieme.

È di questa mattina la notizia, riportata dai media locali, della morte, per probabile predazione da parte di lupi, di una cinquantina di pecore nella zona tra passo Fedaia, Porta Vescovo e Padon, al confine tra le province di Trento e Belluno, non lontano dalla zona dell’aggressione avvenuta lo scorso anno nei pressi dei Passi Rolle e Valles e che aveva visto l’uccisione di circa 50 capi.

Questi avvistamenti e i relativi danni diffusi in diverse zone del Trentino dimostrano quanto sia possibile un’ulteriore espansione della presenza del lupo in provincia.

Recentemente, in una conferenza a Salisburgo, dedicata al tema “Il lupo nelle Alpi”, il cui obiettivo era lo scambio di esperienze in materia di diffusione del lupo nei territori della Baviera, Tirolo, Voralberg, Salisburgo e Sudtirolo, è stato evidenziato che il numero di soggetti adulti che vive nelle Alpi occidentali e nell’Europa centrale ha raggiunto una consistenza tale che l’animale non è più a rischio di estinzione.

In quell’occasione è stato ribadito anche dall’europarlamentare Herbert Dorfmann che per la sopravvivenza del lupo in Europa non è necessario che questo si sposti e si insedi nelle Alpi orientali e che si debba evitare la migrazione del lupo in tali zone, in quanto la sua presenza è incompatibile con l’agricoltura di montagna e con il turismo.

Anche nella vicina Svizzera il lupo è presente, ma oltre una certa soglia di pericolosità ne è autorizzata l’uccisione. Diventa necessario fare in modo che anche la Provincia Autonoma di Trento sia messa in condizione di poter gestire in modo efficace le problematiche relative agli animali selvatici, così come previsto dalla proposta della Commissione dei Dodici che ieri a Roma ha votato all’unanimità una norma di attuazione che prevede che la Provincia, per quanto riguarda l’orso, ma anche il lupo, possa agire in modo autonomo e celermente, senza dover passare attraverso altri enti – compreso il Ministero – attenendosi alla sola normativa nazionale ed europea.

Ciò premesso, a fronte di una presenza sempre più diffusa del lupo sul territorio trentino e in considerazione del fatto che questo rimane un animale selvatico e, in quanto tale, non si possono escludere interazioni negative con l’uomo, al fine di evitare ulteriori danni ai capi di bestiame,

 

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interrogo l’Assessore competente per sapere:

1. quali misure di prevenzione sono state adottate per evitare che gli allevatori subiscano ulteriori danni al patrimonio zootecnico a causa della presenza del lupo sul territorio provinciale;

2. quali iniziative intenda adottare a tutela della pubblica incolumità in relazione all’aumentata presenza del lupo in Trentino;

3. data l’emergenza della situazione, quali siano i tempi di adozione di azioni puntuali volte a garantire la pacifica convivenza tra uomo e lupo sul territorio provinciale.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

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Cons. Pietro De Godenz (UpT)

Cons. Mario Tonina (UpT)

Cons. Gianpiero Passamani (UpT)

Cons. Giuseppe Detomas (UaL)

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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