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OMICIDIO STRADALE: CARABINIERI TRENTO, DENUNCIATO 26 ENNE RUMENO

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09.44 - giovedì 19 gennaio 2017

(Fonte: Carabinieri Trento) – I militari della dipendente Aliquota Radiomobile hanno deferito in s.l. per il reato di omicidio stradale T.I.,26 enne rumeno, residente in provincia di Trento. Questi i fatti: In data 19.11.2016 verso le ore 23.20 lungo la SS della Val di Non in località Rocchetta si verificava un sinistro stradale. Interveniva immediatamente una pattuglia del Norm per i rilievi. L’evento vedeva coinvolta una Renault Megan condotta da un cittadino rumeno con a bordo due connazionali che percorreva la predetta viabile con direzione Cles – Mezzolombardo, quando giunto in località Rocchetta nel comune di Mezzolombardo, nell’affrontare una curva a visuale preclusa a lui volgente a destra perdeva il controllo del mezzo invadendo la corsia di marcia opposta da dove giungeva una Fiat 500 condotta da una signora. A causa del violento impatto fronto-laterale, il trasportato del sedile posteriore della Renault Megan veniva sbalzato fuori dall’abitacolo del mezzo. Immediati i soccorsi, anche grazie a dei volontari del 118 – elisoccorso che seguivano a breve distanza, gli stessi procedevano a stabilizzare il M.S. (deceduto il 14.01.2017) e a prestare le cure agli altri occupanti. La pattuglia Norm sul posto immediatamente escuteva a Sit i testi e il presunto conducente del mezzo H.I. ed il presunto trasportato T.S.

Il presunto conducente si sottoponeva al test etilometrico da cui risultava positivo mentre l’altro giovane risultava negativo. I due soggetti escussi a Sit entrambi affermavano che alla guida del mezzo vi era l’amico. Da attente valutazioni delle dichiarazioni di altri soggetti, da accertamenti successivi, emergeva sempre più il dubbio che alla guida del mezzo non vi fosse H.I. ma piuttosto il T.I. che cercava in ogni modo di eludere le investigazioni cercando e portando in più occasioni “scuse” che potessero giustificare la conduzione del mezzo da parte dell’amico H.I. e non da parte sua. Dopo una attenta analisi effettuata dai militari del Norm sulle dichiarazioni e sulla dinamica del sinistro, di concerto con la Procura della Repubblica venivano eseguiti alcuni accertamenti quali verificare eventuale presenza di ematomi causati dalle cinture di sicurezza utilizzate dai due occupanti la Renault Megan, e venivano eseguite altresì intercettazioni telefoniche.

In sinergia con il Norm di Cles e delle Stazioni CC di Rabbi, Malè e Cles (supporto per notifiche ed inviti, più la logistica) si incominciava ad escutere a Sit gran parte delle amicizie dei due soggetti (grazie anche alle intercettazioni) tutti di origine Romèna tanto da far terra bruciata intorno al T.I., il quale durante l’ennesimo “confronto” con gli operanti, vistosi ormai alle strette e suffragate ormai da vari risconti tecnici, cedeva e confessava dichiarando che effettivamente era lui alla guida del mezzo, e di aver dichiarato precedentemente il falso accusando l’amico . Al termine dell’attività investigativa il T.I è stato deferito per il reato di 590 bis comma 5° del C.P omicidio stradale aggravato (poiché in contromano), ed il reato 368 C.P. Calunnia aggravata (poiché vi è un aggravate del 590 bis che porta la pena a 12 anni). Giova precisare che l’attività, condotta con minuzia e attenzione certosina principalmente personale del Radiomobile di Trento coadiuvato altresì anche da altri Comandi della Compagnia di Cles. L’attività è durata dal 19.11.2016 fino al 23.12.2016.

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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