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MOBILITA’: GRUPPO PD-PSI COMUNE TRENTO, CONDIVISO IL PIANO GENERALE

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07.19 - martedì 7 marzo 2017

(Fonte: Gruppo consiliare Pd-Psi Comune di Trento) – Verso la revisione del Piano Regolatore Generale: in previsione del successivo dibattito, il Gruppo consiliare del Partito Democratico_Partito Socialista Italiano per Trento ha condiviso l’allegato testo sul tema della Mobilità, ritenuto assolutamente paritario nell’ambito del percorso di Revisione del Piano Regolatore Generale di Trento. Partiamo dalla mobilità. Lo scorso 15 febbraio, il Sindaco Andreatta ha presentato alla Commissione consiliare per l’Urbanistica, Mobilità e lavori pubblici il Documento di indirizzo per la Revisione del Piano Regolatore Generale.

Si tratta di atto politico che ha lo scopo di avviare il dibattito sulla città che vorremmo, a partire dalle scelte di tipo urbanistico e dalle necessità che si palesano per l’oggi, ma che vanno proiettate nei prossimi anni, a partire dalla rigenerazione e riqualificazione urbana di centro e periferie, della casa, alla mobilità ciclo-pedonale, alla mobilità integrata, alle zone per servizi, verde etc.

Notizie tutte utili al Team di esperti, alla Commissione consiliare competente ed al Consiglio comunale per declinare la visione di città dei prossimi anni e renderli dunque attuabili con la Revisione del Piano Regolatore Generale. L’obiettivo, utilizzando le parole del Sindaco, è quello di valorizzare le eccellenze e la bellezza della nostra città che, onestamente, vanta tutte le infrastrutture e servizi occorrenti ad una città di circa 114.000 abitanti.

In tale contesto e nel corso dell’inevitabile quanto necessario processo di revisione urbanistica della città in tutte le possibili declinazioni, pensiamo che la pianificazione della mobilità, in quest’occasione – forse unica – non possa prescindere dall’essere considerata caratteristica se non prioritaria rispetto all’urbanistica, almeno paritaria; non scontato visto le precedenze esperienze.

La particolare situazione orografica del territorio comunale, le barriere longitudinali composte dal fiume Adige, dalla ferrovia del Brennero, dalla tangenziale ed ancora dall’autostrada, notoriamente non consentono collegamenti pubblici dedicati tali da dissuadere l’utilizzo dell’automezzo; nonostante i lodevoli sforzi progettuali e di razionalizzazione delle linee di collegamento, purtroppo, i tempi di percorrenza dei mezzi pubblici tra nord e sud della città o con la collina, non hanno raggiunto livelli soddisfacenti. Ecco dunque che nell’approcciarci alla Revisione del Piano Regolatore Generale pare imprescindibile ipotizzare previsioni “coraggiose”, certamente onerose, che darebbero senso compiuto allo strumento urbanistico ed essere considerate, a ben vedere, quale decisione qualificante per gli anni a venire.

Nel 2010 il Consiglio comunale aveva approvato con propria Delibera il Piano Urbano della Mobilità dove, tra le altre previsioni, si erano ipotizzate le principali tipologie di trasporto pubblico metropolitano tra cui quella con tecnologia Val; una previsione evidentemente non andata in porto causa i costi elevati per la realizzazione e la contemporanea lunga crisi finanziaria, ancora attuale ai giorni nostri.

Dal Pum occorre ripartire, non tanto per riproporre talune tecnologie, oggi improponibili, piuttosto, invece, per recuperare le cose positive, renderle attuali e razionalmente prevedibili nei prossimi anni (riduzione del trasporto su gomma con conseguente riduzione di inquinamento e di spazi, sviluppo del sistema di mobilità ciclistica a livello delle migliori esperienza italiane ed europee, etc.).

La costruzione del nuovo Ospedale in Via al Desert ci consegna la splendida opportunità del Progetto della Ferrovia Metropolitana “Nordus”, collegamento della ferrovia Trento-Malè (con contestuale realizzazione della nuova stazione intermodale) da Lavis e, appunto, transitando per il nuovo Ospedale, fino a Mattarello, con successiva possibile prosecuzione direzione Rovereto.

Utilizzando in parte le strutture ferroviarie esistenti e, comunque, sfruttando le strutture e le reti del Nordus, sarebbe assai qualificante, oseremmo dire rivoluzionario, prevedere la fattibilità della mobilità integrata per tramite del cosiddetto percorso Ring che tanto interesse ha suscitato in occasione della presentazione in Commissione Urbanistica, Mobilità e Lavori pubblici, tanto da essere elaborato un Ordine del Giorno collegato al Bilancio di previsione del 2017 e votato all’unanimità dal Consiglio comunale.

Il percorso o la linea denominata Ring, ha la peculiarità di sfruttare in parte l’asse nord-sud del Nordus ed in parte la ferrovia della Valsugana tale da consentire la creazione di una linea circolare e, quindi, la connessione del fondo valle con la collina est, anche del Polo Universitario oltre che ricongiungersi a Trento Nord passando da Cognola e Trento Sud.

Inoltre, la realizzazione fuori dall’ambito comunale, di un tunnel di collegamento (ca. 6,5 km.) con Civezzano faciliterebbe la connessione con Pergine e la Valsugana con il risultato di ridurre sensibilmente il traffico giornaliero di automezzi dalla periferia verso la città.

Discorso a parte, invece, merita il Progetto del tunnel di base del Brennero (corridoio europeo Scandinavia-Mediterraneo che collegherà Helsinky con Malta) i cui lavori sono in fase avanzata di esecuzione (tunnel del Brennero); a tale progetto di livello nazionale ed europeo va posta particolare attenzione – sollecitando – se del caso, le Autorità nazionali perché la Pat ed i Comuni interessati, Trento in particolare, non debbano subire scelte le cui ricadute sono oggi imprevedibili.

 

Il Gruppo consiliare Pd-Psi per Trento

 

 

 

 

 

 

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