(Fonte: Ufficio stampa Arcidiocesi di Trento) – «La Chiesa di Trento gioisce con la Chiesa sorella di Bolzano-Bressanone per la beatificazione di Josef Mayr-Nusser». Così l’arcivescovo Lauro, alla vigilia della proclamazione del nuovo beato altoatesino.
«Osserviamo stupiti – aggiunge monsignor Tisi – gli occhi di un giovane, soprattutto nel cuore, che cammina con coraggio e fede enormi verso il sacrificio della propria vita. Lo fa soprattutto per due ragioni. Perché sente dentro di sé la voce insopprimibile della coscienza, che troppe volte ci ostiniamo a soffocare.
In secondo luogo, perché Josef sa che nulla possono le parole, se non portano alla testimonianza, da lui definita “la nostra unica arma efficace, con semplicità e senza pretese”. “L’uomo d’oggi – scriveva il nuovo beato – può essere convinto da una cosa sola, non da libri, conferenze o prediche, ma solo dalla vita dei cristiani, questo è l’unico libro al quale si crede oppure no“.
Qui – commenta l’arcivescovo Lauro – sta la straordinaria attualità del futuro beato Josef, modello di resistenza nonviolenta ma, prima ancora, marito e papà affettuoso. “In tutta fedeltà e amore”, come si legge nella sua ultima lettera. Il beato Josef – conclude Tisi – doni anche a noi il gusto della fedeltà e dell’amore».
Foto: archivio Arcidiocesi di Trento