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LAGO IDRO: DEGASPERI, SU ACCORDO TRENTINO-LOMBARDIA SI ADDENSANO NUBI FOSCHE

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11.21 - giovedì 16 febbraio 2017

(Fonte: Filippo Degasperi) – «Nei mesi scorsi ci siamo occupati molto del Lago d’Idro, specchio d’acqua diviso fra Trentino e Lombardia minacciato da progetti di sfruttamento intensivo delle acque, sia a favore dell’idroelettrico che dell’irrigazione per allagamento, ancora molto in voga nella bassa padana. Abbiamo presentato 3 interrogazioni sul lago d’Idro, una a settembre, una a ottobre e una a novembre. Dalle risposte ricevute si evince quanto segue:

(1) La Pat non ha mai relazionato in merito all’attività del comitato di coordinamento lago d’Idro, a specifica richiesta anzi risponde di presentare una richiesta di acceso agli atti piuttosto di fornire direttamente le informazioni richieste. A nostro avviso questo dimostra una pervicace volontà di non coinvolgere le comunità che vivono attorno al lago nella sua gestione, rendendo quanto più difficile possibile l’accesso alle informazioni.

(2) Regione Lombardia ha in effetto realizzato uno studio dal titolo “indagini ecologiche sul lago d’Idro” di seguito al quale nessuno si è premurato di fare alcunché per migliorare la qualità delle acque, che anzi risulterebbe in rapido declino.

(3) Quanto alla promozione turistica, la Pat, bontà sua, ci fa sapere che se ne è occupato il locale consorzio turistico, senza però entrare nei dettagli. Anche se c’erano precisi impegni di promozione del lago come entità unica, sembra che la Pat non veda questo specchio d’acqua come un’entità da tutelare e promuovere nella sua interezza, che fra l’altro sarebbe l’unica ipotesi sensata, ma che lo veda piuttosto come un’appendice di periferia che se potesse affiderebbe in toto al potente vicino.

(4) L’impressione evocata al punto precedente pone seri interrogativi rispetto al nuovo accordo con la Lombardia dove si mette nero su bianco che anche in futuro la gestione delle acque del lago sarà affidata ad un regolatore scelto di comune accordo fra Lombardia e Trentino. Che però pare molto più interessato a ridurre il Dmv alle centrali di Hydro Dolomiti Energia che ad occuparsi del lago e che ha ben pensato di non coinvolgere in alcun modo le comunità che su di esso ci vivono.

(5) Riguardo ai livelli del lago la Pat sostiene di aver garantito quanto previsto dai precedenti accordi. Sperando che il riferimento sia ai livelli attuali che prevedono un dislivello massimo di 1,30 metri e non a quelli che uscirebbero dall’attuazione dell’accordo di programma del 2008, che significherebbero 3,25 metri di dislivello. Precisiamo che questa presa di posizione della Pat esce dall’approvazione di un ordine del giorno del M5S. Sospettiamo però che si stia cercando di giocare con le parole per far credere si voglia difendere il livello attuale del lago quando invece si stanno spalancando le porte all’aumento dell’escursione consentita, come del resto preteso dalla Lombardia.

(6) Pat non intende mettere in campo un comitato paritetico che si occupi di controllare e coordinare le politiche pubbliche sul lago d’Idro. Per la precisione ci rispondono che “”non è prevista l’istituzione di uno specifico Comitato paritetico, poiché con questo accordo si intende, da un lato, suggellare le intese raggiunte tra i soggetti interessati nell’ambito del Comitato paritetico per la gestione del Fondo dei comuni confinanti in ordine allo sviluppo dell’ambito Vallesabbia – Area vasta del Lago d’Idro”. Tradotto, ci pare proprio stiano dicendo che preferiscono gestirsi con la Lombardia il gruzzolo del fondo Comuni confinanti senza renderne conto a nessuno.

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Nel complesso le risposte ricevute alle nostre interrogazioni non solo non ci soddisfano ma ci mettono in allarme. Troppi sono gli indizi che sulla pelle del lago d’Idro si stia consumando una tacita spartizione fra le nomenclature politiche che siedono a Trento e Milano. Riteniamo sia molto opportuno alzare il livello dell’attenzione sulla questione, prima che queste dinamiche si instaurino e divengano operative. Chiediamo a tutti i cittadini che amano il loro territorio e lo vogliono difendere di esercitare una funzione di controllo su ciò che sta avvenendo, sapendo che il M5S contribuirà con tutte le proprie forze a sostenere le loro giuste istanze».
 

 

 
Foto: archivio Consiglio Pat

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