(Fonte: Walter Kaswalder) – Ho già avuto modo di stigmatizzare la inaccettabile circostanza che vede il Presidente Dalpalù e il suo Cda rimanere al loro posto nonostante il disastro causato alle 130 famiglie del Sait che hanno perso il lavoro, il sonno e la serenità.
Aggiungo oggi che chi ricopre ruoli di importanza strategica per la comunità come il suo non può fingere che le inchieste giudiziarie riguardino qualcun altro.
Chiedo ancora una volta con forza che il movimento cooperativo imponga le dimissioni a chi è nei fatti responsabile di una grave situazione di crisi dell’Azienda più importante della cooperazione trentina.
A lui diciamo chiaramente che non può essere chi ha guidato la caduta nel baratro ad indicare la strada per la risalita.