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FIUMI: DEGASPERI, TUTELARE IL DEFLUSSO MINIMO E COINVOLGERE LE COMUNITA’

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09.15 - giovedì 23 febbraio 2017

(Fonte: Filippo Degasperi) – «Il 4 novembre il M5S presentava una interrogazione che inchiodava la Provincia alle sue responsabilità in fatto di riduzione dei Dmv sui fiumi trentini. Nel silenzio generale si inquadrava il problema e si cominciava a porlo al centro del dibattito. Di lì in poi si diffondeva la consapevolezza dei rischi cui andava incontro il territorio sotto il profilo ambientale, paesaggistico ma anche sociale ed economico, con la protesta che si estendeva a buona parte del Trentino. A fronte di tutto ciò pochi giorni fa è arrivata la risposta ai nostri quesiti.

In sintesi l’assessore Gilmozzi ci fa sapere che a suo avviso tutto va bene… En passant egli è però costretto a specificare che “effettivamente, vi sono state delle carenze sul piano della comunicazione e della partecipazione in relazione alle previsioni normative che disciplinano la materia oramai da più anni e al carattere sperimentale dell’iniziativa”. Tradotto: come spesso accade la Pat si è “dimenticata” di coinvolgere le comunità che subiscono il danno della riduzione dei Dmv nel processo, preferendo relazionarsi direttamente con le esigenze di Hydro Dolomiti Energia anche se ci sarebbero delle precise indicazioni in tal senso.

Ma niente paura! Resosi conto di essere stato colto con le dita nella marmellata il solerte assessore ha infatti bloccato tutto … fino al primo marzo e sta organizzando degli incontri con i “principali portatori di interessi”, dai quali intende recepire alcune “proposte modificative”.

Noi del M5S esprimiamo sconcerto e sfiducia verso un simile modo di operare. Chiamare “sperimentazione” un operazione simile per noi è scorretto. Si cerca di ridurre del massimo possibile i rilasci e li si rende eventualmente rialzabili solo nel caso si verifichino gravi conseguenze e, giusto per essere sicuri, si affida il monitoraggio all’impresa beneficiaria della riduzione dei Dmv, pagandola pure con soldi pubblici per l’onere di vigilare sulle conseguenze del proprio operato. Scoperto il gioco, si corre ai ripari, ma in tempi strettissimi, giusto per mettersi formalmente in regola.

È chiaro che così non si può procedere. L’“arbitro” della partita ha dimostrato di non essere imparziale e il suo ravvedimento risulta tardivo e sospetto. Per questi motivi chiediamo che la delibera della Giunta sui Dmv venga ritirata e che si inizi un vero processo partecipativo, coinvolgendo tutte le parti in un confronto aperto, trasparente ed onesto. Fare altrimenti vorrebbe solo dire assecondare il sospetto che la Giunta abbia già deciso da che parte stare a scapito di tutti gli altri».

 

 

 

Foto: da sito Pat

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