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EUROPA-EUREGIO: CIRCOLO GAISMAYR, SCONFIGGERE I NAZIONALISMI E I POPULISMI

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18.28 - domenica 2 aprile 2017

(Fonte: Circolo Michael Gaismayr) – Il futuro dell’Europa è legato alla capacità della sua leadership di recepire le istanze dei territori e di sconfiggere i nazionalismi e i populismi che la agitano.

E’ uno dei tanti messaggi usciti dall’incontro-dibattito organizzato alla sala della Fondazione Caritro a Trento per iniziativa del Circolo Michael Gaismayr, presieduto da Alberto Sommadossi, che ha voluto celebrare in questo modo i 60 anni del trattato di Roma con cui veniva sancita la nascita della Comunità europea.

Sul tavolo dei relatori, il giornalista pubblicista Loris Taufer, il presidente del Movimento federalista europeo Giorgio Anselmi e il Parlamentare europeo Herbert Dorfmann. Tre voci che hanno messo a nudo i problemi e le aspettative di una Europa messa alle strette dalla crisi economica, ma anche dai nazionalismi e dai populismi che la stanno attraversando in questo momento.

Su questi aspetti si è soffermato in particolare il presidente del Movimento federalista europeo Giorgio Anselmi che ha sottolineato come gran parte dell’Europa di oggi sia attraversata da populismi che danno al cittadino l’illusione che i problemi possano essere risolti in modo semplice ed immediato. In realtà – ha detto – non è così perché i problemi sono molto complessi e vanno affrontati senza semplificazioni. Di qui la necessità di adottare politiche attente ai territori, ricordando peraltro che il “comunitarismo” senza “cosmopolitismo” rischia di diventare “micro-nazionalismo”.

Il parlamentare della Svp Herbert Dorfmann ha ricordato il ruolo fondamentale svolto dall’Europa per il processo di distensione e democratizzazione dei paesi dell’est e per la crescita economica delle aree svantaggiate. Basti pensare che all’epoca dei trattati di Roma le province di Bolzano e Trento erano le più povere in Italia, mentre oggi – grazie anche all’abbattimento dei confini – sono tra le più ricche in assoluto.

In questo quadro anche l’Euregio assume una importanza fondamentale per la crescita anche se – ha sottolineato – la posizione dell’Austria nei confronti del problema dei profughi rischia di rendere tutto più difficile. E a questo proposito, Dorfmann ha osservato che l’dea di gestire il problema dei profughi al Brennero sarebbe “aberrante”. Infine ha auspicato che in Europa si torni a parlare di valori prima ancora che di tutto il resto.

Loris Taufer, membro del direttivo del Circolo Gaismayr, ha ricordato l’idea di Europa che fu alla base del manifesto di Ventotene redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Ursula Hirschmann. Il loro contributo è stato fondamentale – ha detto – per mettere a punto un’idea d’Europa che mirasse al superamento degli Stati-nazione ed alla realizzazione di una moderna comunità con un efficace Welfare-State. Un rischio, quando si parla d’Europa, è quello di cadere nella retorica; essenziale è invece perseguire obiettivi precisi, in una “logica di scopo”, salvaguardando comunque il fascino del progetto di costruzione unitaria.

L’Euroregione, poi, tra Trentino, Alto Adige/Südtirol e Tirolo del Nord – nell’ambito dell’Europa delle Regioni – potrebbe essere, per questo territorio, l’elemento originale e virtuoso che dà concretezza al percorso europeo, recuperando la storia comune, costruendo ponti e mettendo in rapporto etnie e popolazioni con lingue tra loro diverse.

Il dibattito è stato moderato da Sieghard Gamper.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stamp

 

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