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EUREGIOLAB: ROSSI, DAL TUNNEL DEL BRENNERO NUOVE OPPORTUNITÀ PER I TERRITORI

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17.55 - domenica 20 agosto 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – EuregioLab, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, è un think tank temporaneo finalizzato alla riflessione su temi di attualità riguardanti l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Una ventina tra esperte ed esperti provenienti dal mondo scientifico, economico e politico hanno affrontato il tema della “mobilità sostenibile nelle regioni alpine”.

Oggi ad Alpbach, in occasione delle Giornate del Tirolo, sono stati presentati dai presidenti Rossi, Kompatscher e Platter i risultati, raccolti e sintetizzati in un documento di lavoro.

Sono state quattro in particolare le tematiche affrontate: opportunità e sfide della Galleria di base del Brennero; opportunità e sfide delle nuove tecnologie per la mobilità sostenibile; creare periferie vive; governance, ovvero condividere le decisioni nell’Euregio.

EuregioLab 2017 è organizzato congiuntamente dall’Ufficio dell’Euregio e dal Forum Europeo di Alpbach con il supporto degli atenei di Innsbruck, Bolzano e Trento, della Facoltà di Medicina di Innsbruck, dell’Accademia Europea di Bolzano e di Mci Management Center Innsbruck. Il coordinamento è stato fatto da Helmuth Moroder.

Al termine dei lavori si è tenuta una breve conferenza stampa. ““Il 2026 è molto vicino – ha detto il presidente Ugo Rossi – e quindi è chiaro che stiamo lavorando assieme fin d’ora per capire come la realizzazione del tunnel del Brennero impatterà sulla vita dei cittadini dei nostri territori.

Il tunnel può generare problemi così come nuove opportunità. Riguarderà certamente le merci ma avrà delle conseguenze anche sulle persone, e impatterà sulla mobilità periferica, delle valli laterali.

I nostri territori sono fragili, delicati. Noi non vogliamo ostacolare il bisogno dell’Europa di muoversi attraverso l’asse del Brennero ma vogliamo mettere in campo politiche per l’ intermodalità e tariffarie al fine di far sì che sempre di più le merci viaggino sulla ferrovia e non sulla gomma.

Su questi temi strategici faremo un’ulteriore giornata di lavoro verso la fine di settembre in Trentino con tutte le strutture tecniche dell’Euregio. Quindi, a Bolzano, incontreremo anche gli altri territori alpini”.

Sul tema degli incentivi all’intermodaità Rossi ha aggiunto che ““un territorio di attraversamento è legittimo utilizzi gli strumenti di cui dispone per limitare il traffico, naturalmente nel rispetto delle regole più generali e senza penalizzare una unica categoria di utenti.

In Italia gli investimenti per trasferire le merci dalla gomma alla rotaia sono in ritardo. Noi in Euregio abbiamo investito 12 milioni di euro per andare in questa direzione, ma ancora una volta ci scontriamo con le normative europee sulla concorrenza.

In ogni caso, è chiaro che accanto al tema tariffario bisogna pensare ad una alternativa più generale al traffico su gomma che è quella rappresentata dal tunnel. Solo la combinazione di questi due fattori darà una soluzione definitiva al problema”.

Come ci muoveremo nel prossimo futuro? È una domanda che ogni politico o pianificatore deve porsi nell’elaborare qualsivoglia strategia per il futuro.

In generale, quindi, il tema non riguarda in modo specifico l’arco alpino. I membri di EuregioLab hanno pertanto individuato e approfondito – tenendo conto degli sviluppi in atto a livello globale – quattro tematiche destinate ad acquisire rilevanza per le regioni alpine in generale e per l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino in particolare.

 

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A. Opportunità e sfide della Galleria di base del Brennero

Con il completamento della Galleria di base del Brennero (Bbt) l’autostrada sarà finalmente sgravata di una rilevante parte del traffico pesante, poiché i binari metteranno a disposizione sufficienti capacità di trasporto, , con la possibilità di una netta riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico lungo l’arteria autostradale e ciò renderà inoltre possibile un sensibile miglioramento della qualità della vita in molte delle aree attraversate.

Occorrerà assicurare che tutto il traffico merci e il traffico di transito vengano effettivamente trasferiti sulla nuova linea, sulla quale andrà istituito pure un regolare servizio passeggeri con treni a cadenza di mezz’ora in entrambe le direzioni. Accanto a tale collegamento veloce tra i centri maggiori dell’Euregio la tratta storica potrà così essere destinata interamente a un servizio regionale concepito come una vera e propria metropolitana di superficie, rivalorizzando porzioni di territorio oggi penalizzate e “dimenticate” dai piani di sviluppo.

 

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B. Opportunità e sfide delle nuove tecnologie per la mobilità sostenibile

In che modo le nuove tecnologie possono contribuire ad agevolare la mobilità nelle regioni rurali di montagna e a sgravare nel contempo l’ecosistema alpino dagli effetti de traffico locale e internazionale di merci e passeggeri? Accanto alle classiche offerte, a informazioni su linee e orari, a strumenti di navigazione, oggi gli utenti si attendono anche suggerimenti su possibili combinazioni e alternative.

Sulla spinta della crescente urbanizzazione e di determinate tendenze in atto nella nostra società, ispirate alla filosofia dell’”usare anziché possedere”, i servizi di trasporto pubblico come bus, tram e treno, il bike sharing e il car sharing, taxi e servizi di trasporto automobilistico come Uber e affini stanno acquisendo un peso via via maggiore. La sfida è il potenziamento delle infrastrutture di ricarica lungo le principali arterie di traffico e una visione unitaria improntata alla valorizzazione dell’e-mobility su scala euroregionale stimolerebbero i servizi di trasporto locale per pendolari e turisti a passare alla trazione elettrica, con conseguente abbattimento delle polveri sottili e dei livelli di CO2.

 

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C. Creare periferie vive

Dare attrattività alle periferie resta una grande sfida. La tendenza a trasferirsi dalla periferia verso le aree urbane è un fenomeno in atto su scala mondiale. Nei territori di montagna esso presenta risvolti particolarmente problematici in quanto il permanere della popolazione nelle aree periferiche e la connessa azione di cura e salvaguardia del paesaggio in tal modo garantita sono una condizione necessaria per mantenere vivibili le vallate alpine.

Da qui la necessità di trovare soluzioni intelligenti che possano assicurare anche a chi abita in periferia standard di vita al passo coi tempi. La qualità della vita nelle periferie può trarre grande vantaggio dall’adozione di soluzioni intelligenti e sostenibili per soddisfare le esigenze di mobilità di residenti e ospiti. Tre strumenti si rivelano importanti a tale scopo: la pianificazione territoriale, il principio della verità dei costi e il ricorso alle nuove tecnologie.

 

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D. Governance – Condividere le decisioni nell’Euregio
Con i suoi 1,8 milioni di abitanti l’Euregio dispone di un potenziale straordinario in termini di know-how alpino, articolata esperienza politica e ricchezza culturale per riuscire a rispondere nel migliore dei modi alle sfide del momento.

Per poter sfruttare concretamente le possibili sinergie create da una buona cooperazione transfrontaliera servono nuove forme di governance. La complessità della società attuale richiede di saper individuare le direzioni del cambiamento, di elaborare delle visioni condivise, di costruire delle reti di cooperazione, di attuare delle azioni in modo flessibile sapendo valutare operativamente i risultati conseguiti al di là e oltre il quadro istituzionale del momento.

Affinché i meccanismi di governance a livello euroregionale possano essere rafforzati anche al fine di concretizzare i percorsi tratteggiati nelle raccomandazioni qui esposte è indispensabile promuovere il dialogo e la cooperazione tra le singole istituzioni, gli enti territoriali e i diversi soggetti interessati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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