(Fonte: Rodolfo Borga) – Da lungo tempo si parla del futuro di Mediocredito anche in relazione agli sviluppi in corso nel mondo del credito cooperativo locale e nazionale.
Recentemente la stampa ha dato notizia dell’intenzione delle Province autonome di Trento e Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige di cedere le quote possedute in Mediocredito mediante gara che, secondo quanto dichiarato alla stampa dai Presidenti Rossi e Kompatscher, dovrebbe comunque essere “costruita” in modo tale da garantire che esso continui a “restare l’istituto di credito di riferimento del territorio”.
Cosa che peraltro pare all’interrogante non sia affatto facile garantire successivamente all’eventuale uscita dell’ente pubblico da Mediocredito.
Come che sia, ciò che pare doveroso è che un passaggio così importante non avvenga senza che il Consiglio provinciale venga in qualche misura coinvolto.
Come sopra rilevato, il futuro di Mediocredito assume un’importanza ancora maggiore se si considera il ruolo che l’istituto di credito dovrebbe svolgere quale banca corporate del nascente gruppo promosso da Cassa Centrale Banca.
Più in generale, se si considera la non facile situazione che sta vivendo il mondo del credito cooperativo trentino, ancora più pressante è la necessità di assicurare, nel rispetto dei ruoli di esecutivo e legislativo, un percorso il più possibile trasparente, partecipato e consapevole.
Inoltre, l’importanza della questione è tale per cui sembra essere opportuno che la decisione definitiva che gli esecutivi provinciale e regionale andranno ad assumere sia preceduta da un dibattito, peraltro non limitato alla politica, “consapevole”, intendendo per tale un dibattito che possa aver luogo sulla base di una conoscenza non superficiale della questione.
Per questa ragione si ritiene opportuno che la Giunta provinciale promuova un incontro informale con i consiglieri per esporre le ragioni della scelta che pare intenda assumere d’intesa con la Giunta provinciale di Bolzano e quella regionale, con riferimento, ad esempio, alle modalità di cessione delle quote possedute dall’ente pubblico, nonché all’opportunità di una sua totale uscita.
Totale uscita su cui incidentalmente l’interrogante esprime non poche perplessità, atteso che la permanenza della presenza della Regione potrebbe avere un senso, anche in considerazione del fatto per cui l’attività di Mediocredito si estende all’intera Regione.
A tal riguardo va ricordato che il progetto che vorrebbe fare di Mediocredito la banca corporate del gruppo bancario che si sta costituendo richiede la riduzione della presenza pubblica in Mediocredito ed il contestuale aumento di quella del credito cooperativo (con Trento che all’interno tale presenza dovrebbe avere la maggioranza), ma non impone necessariamente la totale dismissione delle azioni di proprietà delle due Province e della regione.
Si ritiene altresì opportuno che tale incontro avvenga alla presenza dei vertici di Mediocredito e del credito cooperativo, che potranno così esporre sia le ragioni che sono alla base delle scelte operate, sia il ruolo che Mediocredito dovrebbe svolgere nel contesto che si sta delineando.
L’importanza del passaggio in corso non crediamo sfugga a nessuno, se non altro perché stiamo parlando dell’ultima presenza territoriale rimasta in Trentino nel settore del credito.
Quanto sopra premesso, il sottoscritto consigliere interroga il Presidente della Provincia al fine di sapere
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se ritiene opportuno convocare, prima che gli esecutivi provinciali e quello regionale assumano la decisione definitiva sul futuro della presenza pubblica in Mediocredito, un incontro informale con i consiglieri provinciali ed i vertici del credito cooperativo trentino e di Mediocredito in particolare, avente ad oggetto i cambiamenti in corso nel mondo del credito trentino al fine di assicurare una trasparente e compiuta informazione su un argomento di così rilevante importanza per la nostra comunità.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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