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DELEGHE GIUSTIZIA: BEZZI, SIANO PREVISTE RISORSE E RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE

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15.50 - mercoledì 3 maggio 2017

(Fonte: Giacomo Bezzi) – Nel passaggio del personale della Giustizia nei ruoli regionale siano previste delle risorse specifiche per la riqualificazione professionale e per l’implementazione degli organici giudiziari.

 

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Considerato che, a decorrere dal 1° gennaio 2017 sono state delegate alla Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol, per il suo ambito territoriale, le funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli uffici giudiziari, con esclusione di quelle relative al personale di magistratura e al personale amministrativo dirigenziale.

Dato che, i dati statistici affermano che lo stato della giustizia trentina è tra i più efficienti in Italia e che l’alto standard è stato mantenuto negli anni, malgrado tagli a risorse umane ed economiche grazie al personale che opera nel settore con grande professionalità. Detto questo, la Regione Taa acquisisce un settore strategico della Pubblica Amministrazione ed ha pertanto il compito di mantenere alta la qualità del servizio fin qui offerto dallo Stato.

Visto che, per quanto concerne l’inquadramento del personale, ad oggi, sono ancora in discussione le “tabelle d’equiparazione” per inquadrare il personale proveniente dal Ministero della Giustizia nei ruoli del personale regionale. Alcuni profili professionali non sono compatibili, in quanto l’attività svolta all’interno delle due organizzazioni non sempre è sovrapponibile, questo poteva essere l’occasione per costruire dei profili professionali “ad hoc” e prevedere un corretto inquadramento del personale. Le tabelle proposte dall’Amministrazione regionale, di fatto, non rispondono concretamente all’operatività del personale della giustizia, ma analizzano i profili professionali limitando la loro equiparazione alle modalità d’accesso in caso di concorso pubblico.

Visto altresì che, il personale del comparto giustizia sta aspettando ormai da 17 anni la propria riqualificazione professionale e che dalla procedura di progressione attuata dal Ministero della Giustizia, alcuni dipendenti rimarranno in graduatoria come “idonei” al passaggio; all’atto dell’inquadramento definitivo nei ruoli regionali questo personale potrebbe essere lasciato nelle graduatorie degli “idonei”, senza una chiara previsione di riqualificazione. Inoltre resteranno esclusi dalla possibilità di concorrere per la qualifica superiore tutti i dipendenti per i quali, ad oggi, non sono ancora state avviate procedure specifiche di progressione.

Analizzato che, nel pubblico impiego vige, ormai da qualche anno, il blocco del turn over che ha di fatto impedito assunzioni da parecchio tempo. Questo ha provocato uno svuotamento della struttura organizzativa, una maggiorazione dei carichi di lavoro individuali, ma anche e soprattutto l’impossibilità di trasferire le competenze acquisite negli anni dal personale che cessa il proprio rapporto di lavoro per pensionamento.

L’età media dei dipendenti della giustizia supera di gran lunga i 50 anni d’età: è verosimile quindi che a breve il settore dovrà fare i conti con uno svuotamento della dotazione organica e pertanto si dovrà pensare alla sua integrazione. Non sono previste però né revisioni organizzative, né nuove assunzioni, i primi pensionamenti si prevedono già per l’autunno e ci vorrà verosimilmente qualche mese perché la Ripartizione del personale della Regione possa fare una valutazione precisa dei reali fabbisogni del personale.

Osservato che, è stato avviato l’iter per il rinnovo contrattuale del personale della Regione Taa e delle Cciaa sulle Direttive impartite dalla Giunta regionale. Ad oggi, non si hanno notizie della previsione di risorse aggiuntive a copertura del costo del personale dipendente dell’Ente, nonostante sia previsto un aumento del numero del personale che passerà dalle circa 300 unità di oggi a circa 700.

 

Tutto ciò premesso

 

 

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IL CONSIGLIO REGIONALE DEL TRENTINO-ALTO ADIGE IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

 

  • a prendere iniziative per la revisione delle tabelle d’equiparazione per l’inquadramento del personale proveniente dal Ministero della giustizia nei ruoli del personale regionale in considerazione del fatto che alcuni profili professionali non sono sovrapponibili;
  • ad adottare le misure più opportune perché sia previsto, nel rinnovo contrattuale del Contratto collettivo per i dipendenti della Regione Taa e Cciaa, il mantenimento degli attuali meccanismi automatici per la progressione economica del personale per non penalizzare i dipendenti della giustizia;
  • a promuovere l’implementazione dell’attuale dotazione organica, affiancando al personale proveniente dal Ministero della giustizia nuovo personale che possano raccogliere le competenze acquisite sul campo dai dipendenti che cesseranno l’attività lavorativa per pensionamento;
  • in considerazione del rinnovo contrattuale del personale della Regione e delle camere di commercio, a elaborare le proposte relative al prossimo bilancio regionale in modo che risorse economiche specifiche siano destinate appositamente alla copertura dei costi riconducibili al corretto inquadramento del personale proveniente dal Ministero della giustizia nei ruoli del personale regionale, all’adeguamento del loro stipendio tabellare e delle relative indennità di funzione.

 

 

 

 

 

 

In allegato la mozione contenuta nel comunicato stampa:

 

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