Difesa delle donne: fatti concreti, non solo parole. All’indomani della giornata nazionale in difesa delle donne e in qualità di neo eletta nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Provinciale di Trento, ritengo importante chiarire nuovamente la mia posizione circa il modo di esprimermi e comunicare con i cittadini e all’interno delle istituzioni al fine di evitare strumentalizzazioni.
Come ho avuto modo di ribadire in più occasioni – non solo dentro il mondo della politica e dell’associazionismo – trovo superficiale e inutile focalizzare l’attenzione rispetto ad un tema importante e attuale come quello della parità di genere alla mera declinazione lessicale dei termini usati.
E’ voler sminuire e banalizzare la questione soffermarsi esclusivamente sulle regole grammaticali, fare le pulci sul modo di declinare una parola dal maschile al femminile, per le professioni e per quel che concerne i ruoli istituzionali.
A tal proposito sottolineo come, in maniera condivisa con tutte le elette nelle fila della Lega si è scelto consapevolmente di non soffermarsi esclusivamente sull’adozione di specifici riferimenti declinati al femminile, nell’ottica di puntare invece l’attenzione sulle azioni concrete e realizzabili per e con le donne.
Impegno e monitoraggio costante delle iniziative volte a sostenere le misure di welfare per facilitare l’accesso delle donne al mondo del lavoro, aiuti concreti per conciliare vita sociale e famigliare: questi i temi su cui lavoreremo per dare risposte alle attuali criticità.
Il linguaggio serve per descrivere e comprendere la complessità della realtà attuale, è sempre più smart e all’insegna di un’evoluzione che va di pari passo con quella sociale ma non può essere un paravento dietro cui nascondersi per non affrontare nello specifico i reali problemi.
Il genere femminile in questo specifico momento storico è impegnato su temi “vitali” quali la difesa della propria incolumità, nelle situazioni di disagio famigliare e il sostegno di tutte le situazioni di fragilità e violenza fisica e psicologica che le vedono purtroppo protagoniste inermi: invito quindi tutte e tutti a concentrarsi su questi temi e non solo sulla forma, con l’auspicio di andare oltre le parole.
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Mara Dalzocchio
Consigliere Provinciale