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COPPOLA – FUTURA 2018 * PARI OPPORTUNITÀ: « ALLE 24 SCUOLE COINVOLTE NEL PROGETTO AUGURO DI POTERE PROSEGUIRE SULLA STRADA DELL’EDUCAZIONE »

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18.39 - giovedì 3 gennaio 2019

Educare alle pari opportunità per formare cittadine e cittadini rispettosi. Dove le differenze siano occasione di reciproca valorizzazione.

L’ossessione del Consigliere Claudio Cia per il cosiddetto “gender” è cosa nota e antica nella sua azione politica. Sia comunale, a Trento, che provinciale. La sua preoccupazione attraversa le legislature, il tempo e lo spazio, lasciando inalterate le sue sentenze, molto opinabili e discutibili, i giudizi sommari e gli attacchi.

Quelli sempre piuttosto pesanti. Ora nel mirino sono i percorsi di formazione all’educazione di genere, considerati atti politici tesi a formare, secondo lui, cittadini ideologizzati. La presa di posizione del consigliere segue peraltro la circolare dell’ assessora Segnana che stoppa i progetti già finanziati, 83 percorsi di studio e 858 ore di attività formativa, che erano stati proposti per la prima volta nel 2014 e quindi reiterati, con piena soddisfazione degli istituti scolastici, delle famiglie, degli utenti.

La triste situazione del nostro Paese, ed il Trentino non si differenzia, riguardo al femminicidio e ai maltrattamenti, alle violenze fisiche e psicologiche sulle donne, rende infatti necessario, direi indispensabile, un lavoro educativo e culturale sulle nuove generazioni e anche sugli adulti che con loro si confrontano.

Insegnanti, educatori, genitori. Riflettere sulle differenze di genere e sugli stereotipi che relegano ragazzi e ragazze, bambine e bambini dentro gabbie precostituite, che spesso impediscono alle prime di fare scelte scolastiche secondo le loro propensioni o di costruire progetti di vita e professionali che non rispecchiano i rigidi stereotipi legati al genere, promuovere la dignità della condizione femminile, la reciprocità del rispetto, la condivisione egualitaria nelle scelte di vita, l’affettività che contempli la tenerezza e la cura reciproca, una sessualità che non sia violenza e sopraffazione, sono gli unici strumenti a nostra disposizione per contrastare la cultura di morte che ogni giorno troviamo sulle pagine della cronaca nazionale e locale.

Ma è necessario riflettere anche sul diritto al lavoro in condizioni paritarie, sulla suddivisione dei carichi di cura dentro la famiglia, sulla parità salariale e pensionistica. Perciò ridurre tutto a una questione di “gender”, che tra il resto risulta incomprensibile ai più per il modo fuorviante e ideologico col quale viene affrontata, è il chiaro segnale che alla fine ciò che conta non è costruire una società armonica e giusta nelle sue componenti maschili e femminili, ma trovare ogni pretesto possibile per contrastare coloro che le discriminazioni, le ingiustizie e le sopraffazioni le vogliono combattere davvero con la conoscenza e l’informazione.

Col confronto, il dialogo, la prevenzione. Viviamo in un paese dove non più tardi di ieri un uomo, italiano, si è giustificato del fatto di tenere al guinzaglio la sua compagna, straniera, affermando di essere un galantuomo perché, a suo dire, non l’aveva mai picchiata in pubblico ma solo in privato, e il consigliere Cia e la sua Giunta si preoccupano che i bambini e le bambine, imparando le regole del rispetto, si politicizzino! Invece colpire la dignità del lavoro delle insegnanti che si occupano del progetto, squalificandole e quasi minacciandole è buona politica!

Esprimo dunque, anche a nome di Futura 2018, piena solidarietà all’Agenzia del Lavoro e a chi in modo competente ha avviato il progetto, alle insegnanti che se ne sarebbero dovute occupare, nella speranza che l’assessora Segnana le incontri e comprenda, oltre la propaganda, di che cosa stiamo parlando.

Auguri alle cittadine e ai cittadini trentini perché continuino a vivere in uno spazio di libertà, civiltà e cultura. Perché non subiscano la censura, persino di innocenti libri per l’infanzia, ad opera delle istituzioni. Auguro a genitori e insegnanti di crescere generazioni di ragazzi capaci di accettare se stessi e gli altri per quello che sono, con serenità e con sentimenti di umana condivisione.

Alle 24 scuole coinvolte nel progetto auguro di poter proseguire sulla strada dell’educazione alle pari opportunità. Importante strumento, in questi tempi bui, sulla strada dei diritti di cittadinanza che credevamo consolidati e dobbiamo ogni giorno ribadire e difendere.

 

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Lucia Coppola
Consigliere provinciale di Futura 2018

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