(Fonte: Manuela Bottamedi) – Oggi è una giornata triste per il mondo cooperativo trentino. Già, perché proprio oggi i vertici del Sait cominciano a sforbiciare e a tagliare le famose 130 teste. In perfetto stile cooperativistico. Mentre il settore alimentare vive una fase di sviluppo ed espansione (anche da noi stanno sbarcando nuove catene italiane e straniere), il Sait è in profonda crisi ma i suoi vertici rimangono saldamente in sella…. a fare danni e a non saper fare il proprio lavoro di manager. …Sono queste le prime teste da tagliare!!!
La cooperazione trentina va profondamente rivista, va data in mano a persone competenti che sanno fare impresa, va tagliato il cordone ombelicale con il potere provinciale, vanno nettamente separati il potere di gestione e i poteri di controllo. La cooperazione deve smettere di essere la longa manus della politica. E i grandi Consorzi come Sait devono decidere cosa fare da grandi: non si può essere a giorni alterni cooperative (con tutti i benefit che sappiamo) e società a scopo di lucro, in base alla convenienza. Questa confusione genetica produce solo danni. Una scelta netta va fatta.