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COOP SOCIALI: CIVETTINI, UTILIZZO VILLA MARIA LENZIMA (TN) PER PRESUNTI PROFUGHI?

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09.34 - sabato 19 agosto 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Interrogazione: Cooperativa sociale “Villa Maria” di Lenzima lascia Lenzima quale il futuro del capiente immobile? Si esclude l’utilizzo per presunti profughi che sconvolgerebbe Lenzima e la Vallagarina?

Di là delle facili ironie cui ci ha abituato l’arroganza politica messa in campo dell’assessore provinciale, la notizia ufficiale data a margine di una interrogazione relativa all’assetto cooperativo che gestisce Villa Maria, subentrato nella gestione delle suore nell’assistenza e che ha avuto origine e residenza per decenni a Lenzima, desta qualche preoccupazione tra i residenti della destra Adige, relativamente al possibile utilizzo del grande immobile.

Infatti, annunciato il trasferimento definitivo a breve, in altra sede, seppur provvisoria in attesa di quella definitiva a Calliano, si è paventato il dubbio del business che si andrebbe ad aprire, nel caso fosse utilizzato proprio quell’immobile di Lenzima, quale sede di un possibile e ricercato Centro di identificazione ed espulsione, i famosi CIE o, in subordine, ad un semplice centro di accoglienza per presunti profughi che, nella loro stragrande maggioranza, non sono in fuga da nessuna guerra, ma sfiderebbero il Mediterraneo, semplicemente in cerca di fortuna, con la regia ormai accertata del servizio degli scafisti senza scrupoli,che, per la maggior parte, sono dei criminali che smercerebbero vite e percorsi umani.

Proprio per cogliere queste preoccupazioni, nella convinzione che tali scelte porterebbero ad uno stravolgimento sociale di Lenzima ma anche di Isera e della destra Adige, si ritiene opportuno porre immediatamente il quesito, nella speranza di avere risposte certe per l’esclusione di tale ipotesi, poiché diversamente, sarebbe gravissimo.

Grave, per un utilizzo che, nel caso, sarebbe calato su una piccola frazione con un peso che sarebbe insopportabile e che, nei fatti, porterebbe ad uno stravolgimento sociale, ancora molto più grave-e questo è un tutto dire-delle problematicità che già Marco di Rovereto, sta subendo per le presenze in sovrannumero di questa gente.

 

 

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere interroga Il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

 

  • Si esclude che l’immobile da decenni sede di Villa Maria a Lenzima, in predicato di essere abbandonato per le nuove residenze della Cooperativa sociale che oggi gestisce e governa quello specifico servizio sociale, possa essere utilizzato quale sede per l’accoglienza dei presunti profughi o, ancora di più, quale Centro di identificazione ed espulsione, i famosi Cie;
  • Si escludono trattative in corso con la proprietà che dovrebbe essere in capo alle religiose di Castelletto per tale eventuale utilizzo e, in caso invece di conferma, quali sarebbero i termini contrattuali di affitto su cui si baserebbe la vertenza;

 

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

Cons. Claudio Civettini

Lista Civica trentina

 

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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