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CONSIGLIO PROVINCIALE: V COMMISSIONE, A META’ APRILE IN AULA MOZIONE SU EUROPA

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12.54 - martedì 14 marzo 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Entro metà aprile in aula la mozione della Quinta Commissione sui temi del programma europeo 2017. Sarà discussa dal Consiglio provinciale entro metà aprile la proposta di mozione sui temi europei di maggior interesse per il 2017, elaborata dalla Quinta Commissione dopo alcune audizioni effettuate nel corso di precedenti riunioni. A favore del testo da sottoporre all’esame dell’aula hanno votato in quattro: la presidente dell’organismo Lucia Maestri, del Pd, Marino Simoni di Progetto Trentino, Chiara Avanzo del Patt e Gianpiero Passamani dell’UpT. Si sono invece astenuti perché scettici sulla possibilità che la Provincia possa concorrere alle decisioni europee, Walter Viola di Progetto Trentino e Claudio Civettini di Civica Trentina.

La mozione prevede, da un lato, che l’organismo consiliare esamini gli ambiti e le iniziative del programma di lavoro della Commissione europea per il 2017, inviando osservazioni alla Giunta, e dall’altro che l’esecutivo fornisca il supporto documentale e informativo necessario a questo lavoro. Maestri ha ricordato i cinque argomenti di maggior interesse che emergono dal programma del governo europeo per quest’anno: occupazione giovanile, energia, conciliazione dei tempi famiglia-lavoro e politica della migrazione.

Viola, ha spiegato il proprio voto di astensione con il fatto che oggi è illusorio per la Provincia pensare di poter concorrere con un processo partecipativo come questo alla “fase ascendente” della formazione delle politiche dell’Unione europea. Molto più utile è a suo avviso concentrare l’attenzione sulla “fase discendente”, per cogliere meglio le opportunità che l’Europa offre al Trentino. Ad esempio sui finanziamenti comunitari a bando, rispetto ai quali la Provincia non appare particolarmente brillante. Insomma, per il consigliere “un po’ più di concretezza sarebbe ragionevole”. Per questo ha suggerito di proporre una conferenza di informazione.

Per Simoni (Pt) andrebbe rovesciato l’approccio ai temi del programma europeo evidenziati nella mozione. Ad esempio in materia di energia, settore nel quale il Trentino possiede un grande patrimonio, costituito dalle foreste, per l’80% di proprietà pubblica. Lo stesso vale nel campo delle risorse idriche. Il punto è allora, per Simoni, che a prescindere dalle politiche legate all’Europa la Provincia “dica la propria” su queste risorse, evitando che le decisioni di “terzi”, dello Stato o dell’Europa, passino sopra la testa dei Comuni.

Secondo Civettini (Civica Trentina) sarebbe da presuntuosi pensare che la Provincia possa incidere sulle decisioni europee, ad esempio in materia di migrazioni e di energia. Servirebbe invece, a suo avviso, un’Europa dei popoli e degli interessi territoriali che oggi, però, non esiste. Per questo ha concluso annunciando il proprio voto di astensione. Di diverso parere Passamani (UpT), per il quale la Quinta Commissione ha il dovere di dimostrare di aver lavorato su questo tema, presentando la proposta di mozione che documenta l’impegno profuso.

 

 

 

In allegato: il documento contenuto nel comunicato stampa:

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Foto: archivio Consiglio Pat

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