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COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ CONSIGLIO PAT – FEDRIZZI * ‘ GARDRING L’ADIGE: ” INVIATA UNA SEGNALAZIONE AL DIRETTORE GIOVANETTI E ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI “

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17.33 - venerdì 9 novembre 2018

Oggetto: Rubrica “Gardring” su quotidiano “Adige”. Informiamo che la Commissione provinciale pari opportunità tra donna e uomo ha inviato una segnalazione al Direttore del Quotidiano “L’Adige” Dott. Pierangelo Giovanetti e per conoscenza al Presidente della Provincia autonoma di Trento, al Consiglio delle autonomie locali, al Corecom del Consiglio di Trento, all’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige e all’Ufficio Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento in merito al pezzo “Il sessismo e la generala delle carabiniere” a firma di Lucio Gardin uscito il 4 novembre sul giornale “Adige”.

La Cpo ha agito in applicazione dell’art. 11 comma 1 della l.p. 18 giugno 2012, n. 13 “Promozione della parità di trattamento e della cultura delle pari opportunità tra donne e uomini” che così recita: “Nel caso di diffusione di comunicazioni e messaggi pubblicitari discriminatori e non rispettosi della dignità della persona in base al genere, la commissione (Pari Opportunità), anche su segnalazione di singole/i cittadine/i, evidenzia alle competenti autorità i profili di discriminazione contenuti e promuove azioni anche specifiche di sensibilizzazione sulla cultura di genere”.

Il nostro intervento fa anche seguito a numerose segnalazioni e sollecitazioni pervenute da associazioni, movimenti, cittadine e cittadini.

Ricordiamo inoltre che in data 9 ottobre è stato sottoscritto, proprio su proposta della scrivente Commissione, il documento “Protocollo di intesa sulla pubblicità e pubbliche affissioni in materia di autodisciplina della comunicazione commerciale e in generale su una comunicazione rispettosa e non lesiva della dignità delle persone” tra Assessorato pari opportunità della Pat, Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo, Co.re.com. del Consiglio provinciale, Consorzio dei Comuni, e ordine dei Giornalisti del T.a.a.

La Cpo esprime profonda indignazione circa l’accaduto poiché il tipo di giornalismo in questione, invece di contrastare una cultura di mancato rispetto e di violenza e favorire la costruzione di una cultura rispettosa della dignità delle persone e di tutte le differenze, alimenta invece stereotipi di sessismo, mancato riconoscimento della dignità delle vittime, disprezzo verso le conquiste faticosamente raggiunte dalla società civile.

Siamo convinte che la libertà di satira vada sempre salvaguardata e difesa; ma siamo altrettanto convinte che, con il pretesto di questa libertà, non possano venire spacciati per veri dati e statistiche non corrette e non rispondenti a verità. I dati – non dimentichiamolo – spesso, come in questo caso, riguardano vite umane, vite di donne, ragazze e bambine reali, morte nella maggior parte dei casi per mano di uomini che dicevano di amarle. I dati andrebbero sempre maneggiati con cura e rispetto.

Lo stesso dovrebbe avvenire con le parole. Queste non sono mai, e tanto meno su un giornale, “solo parole” e non vanno usate con superficialità, né – ancora peggio- a fini strumentali.

A tal proposito, leggere che “il linguaggio di genere” sarebbe una “parodia”, come afferma Gardin nella sua lettera pubblicata il 7 novembre, risulta ingiurioso verso regole che la nostra società civile si è date.

Confidiamo che il percorso avviato dalla Commissione attraverso numerose iniziative e progetti per una comunicazione pubblica rispettosa delle differenze, inclusiva e democratica possa trovare ampia condivisione e impegno soprattutto nella sua realizzazione.

 

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Simonetta Fedrizzi

Presidente della Cpo

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