Con riferimento al Comunicato dell’Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento n.650, avente per oggetto il servizio di continuità assistenziale, Cisl medici del Trentino ribadisce per l’ennesima volta che prenderà in considerazione il potenziamento del numero delle ex guardie mediche solo dopo un confronto con la parte pubblica presso l’Assessorato alla Salute di Trento in Comitato Provinciale per la medicina generale, senza il quale la scelta della Giunta deve ritenersi illegittimo e solo un atto pubblicistico.
Qualora non venisse convocato il Comitato prima della riapertura delle sedi, saremmo e saremo obbligati ad impugnare un atto amministrativo di rango inferiore rispetto al contratto nazionale, presso il Giudice.
In tal caso, il bando aziendale sarebbe viziato, e nessun obbligo diverso da quelli previsti sull’Acn potrebbe essere vincolante per le guardie mediche.
Infine, riguardo alle supposte dichiarazione dell’Assessore alla salute sulla maggioranza delle Ooss che vorrebbero l’aumento delle guardie, ricordiamo che il calcolo della maggioranza viene fatto sul 50+1 delle deleghe sindacali che è in capo alla Cisl medici del Trentino.
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Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino