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CETA: AGIRE TRENTINO, CHIEDIAMO AI SENATORI DI NON VOTARE LA RATIFICA

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11.24 - mercoledì 22 febbraio 2017

(Fonte: Agire per il Trentino) – La settimana scorsa il Parlamento Europeo, riunito in sessione plenaria, ha approvato con una maggioranza trasversale il Ceta (Accordo Generale per l’Economia ed il Commercio fra l’Unione Europea e il Canada), un Trattato che cambierà per sempre il nostro continente e che inciderà in maniera fortemente negativa sulle nostre vite.

A nulla sarebbero valsi i grandi sforzi delle organizzazioni che in tutta Europa hanno protestato contro il Ceta; anche noi di Agire per il Trentino avevamo fatto un appello all’onorevole Herbert Dorfmann (Svp), unico europarlamentare della nostra Regione, in modo che non votasse a favore del Ceta, ma purtroppo neanche noi siamo riusciti a convincerlo.

È finita quindi? Assolutamente no! Infatti, mercoledì 22 febbraio 2017 il Senato della Repubblica è chiamato a votare una risoluzione che rappresenterà il primo passo verso la ratifica nazionale del Ceta.

Di conseguenza la battaglia adesso si sposta da Strasburgo a Roma, come il nostro appello di non votare questa risoluzione che rivolgiamo direttamente ai senatori eletti nella nostra Regione: Franco Panizza (Patt), Francesco Palermo (Pd), Karl Zeller (Svp), Hans Berger (Svp), Giorgio Tonini /Pd) e Sergio Divina (Lega Nord).

Non è necessario ripetere tutte le criticità di quest’Accordo incondivisibile e pericoloso: dalla perdita dei posti di lavoro (approssimativamente 40 mila in Italia) alle liberalizzazioni e privatizzazioni incontrollate, dal via libera agli OGM alla soggezione totale a quelle multinazionali che pensano solo a fare giochetti finanziari a discapito dei nostri diritti sociali, … quello che invece vogliamo, da autonomisti di centro-destra, è che si prenda cognizione del fatto che il tempo per bighellonare è terminato e perciò ci rimettiamo nelle mani dei nostri 6 senatori affinché non votino la risoluzione di mercoledì.

Certamente anche questa volta stiamo chiedendo uno sforzo sovrumano, ma allo stesso tempo confidiamo sul fatto che i partiti presi in considerazione diano libertà di coscienza dal momento che al Parlamento Europeo, ad esempio, il Partito Democratico non ha votato in maniera unanime a favore del Ceta.

In questi periodo si sta parlando e straparlando tanto di autonomismo: tuttavia, approvare il Ceta sicuramente non è un atteggiamento da autonomista, ma significa l’ennesima schiavizzazione all’establishment mondiale. Quindi, ancora una volta, Agire per il Trentino come movimento civico e territoriale ribadisce la totale contrarietà al Ceta!

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