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CASSE RURALI TRENTINE: FEDERCOOP, SUPERATI E NON VERITIERI DATI ARTICOLO L’ESPRESSO

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19.28 - sabato 22 aprile 2017

(Fonte: Ufficio stampa Cooperazione trentina) – L’Espresso e le Casse Rurali. Dati superati e non veritieri, sistema solido. L’inchiesta del settimanale tesa ad esprimere le criticità di molte Bcc e Casse Rurali rappresenta una situazione non reale. Le Casse Rurali trentine sono tra le più solide in Italia, ben sopra delle grandi banche, e i processi di razionalizzazione e aggregazione hanno ulteriormente consolidato gli istituti.

Il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Mauro Fezzi esprime sconcerto e disapprovazione per la pubblicazione su un settimanale nazionale (oggi nella versione on-line, da domani sull’edizione cartacea) di dati obsoleti e distorti che generano inutilmente confusione e sfiducia tra i risparmiatori.

I valori forniti da L’Espresso per dimostrare le criticità dei piccoli istituti, tra cui molte Casse rurali e Bcc (alcune anche trentine), sono criticabili nel merito e nel metodo, perché non rappresentano la situazione reale ma tendono forzatamente ad accreditare una situazione non veritiera della qualità degli istituti.

Negli ultimi anni comunque (i dati a cui si riferisce l’inchiesta sono fermi al 2015) molte cose sono cambiate nel mondo finanziario, e molte iniziative sono state messe in atto per consolidare e ulteriormente rafforzare patrimonialmente gli istituti.

Tra queste, si segnala la razionalizzazione dei presidi sul territorio (chiusura di sportelli) e l’alleggerimento dei costi di struttura, anche con strumenti nuovi quali il fondo per l’occupazione, partito per primo in Trentino.

Inoltre vanno ricordati i numerosi processi di aggregazione già portati a termine o avviati a conclusione. Tanto che tra gli istituti indicati da l’Espresso, la maggior parte di essi sono interessati da fusioni. E gli effetti positivi sui bilanci hanno già cominciato a farsi sentire.

Il sistema delle Casse Rurali è solido.

Dal punto di vista patrimoniale le Rurali non possono certo essere considerate un problema. Anzi. I primi dati 2017 evidenziano una tenuta dell’assetto patrimoniale (con un total capital ratio del 16%, tra i migliori in Italia), e una rischiosità contenuta con una copertura del credito deteriorato superiore al 45% a seguito di rigorose svalutazioni. La redditività complessivamente tiene, anche alla luce degli strumenti citati.

Da non sottovalutare che la redditività delle Bcc e Rurali è stata compromessa anche da interventi a favore del Fondo di risoluzione a favore di banche che nulla hanno a che vedere con il credito cooperativo.

“In definitiva, il quadro rappresentato da L’Espresso non è reale, perché non viviamo sulla Luna e ci siamo mossi con tempestività e decisione per affrontare le criticità e risolverle. Il risultato è che ora il numero delle banche in difficoltà è notevolmente ridotto e le Casse Rurali trentine si presentano con tutti i fondamentali in ordine per l’adesione ad una capogruppo, come prevede la riforma del credito cooperativo in corso di attuazione. Riforma che L’Espresso finge di ignorare”, conclude Fezzi.

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

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