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BRUNO VESPA: CODACONS, IL CDA DELLA RAI NON TENGA CONTO DELLA SUA LETTERA

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14.02 - mercoledì 24 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Codacons) – Rai: Vespa a Cda, no norme contra personam su compensi. Codacons: Cda Rai non tenga conto della lettera di Vespa. Tetto compensi è battaglia di civilta’ è dovere verso utenti Rai pubblichi costi progettazione sito Rai24.

La Rai e il CdA dell’azienda non devono tenere in minima considerazione la lettera inviata da Bruno Vespa per difendere il suo stipendio. Lo chiede il Codacons, commentando la missiva inviata dal giornalista ai consiglieri nella quale ribadisce di avere un contratto artistico escluso dunque dal tetto ai compensi.

Il tetto ai compensi di artisti e giornalisti Rai è una battaglia di civiltà e un provvedimento doveroso nei confronti dei cittadini che finanziano la rete attraverso il canone – spiega il Codacons – Non esistono basi giuridiche per le quali conduttori-giornalisti come Vespa debbano essere paragonati ad artisti e godere quindi di trattamenti di favore rispetto agli altri giornalisti che lavorano in Rai e che magari con i loro programmi registrano share più alti di Porta a Porta.

Per questo il Cda della rete non deve tenere conto delle richieste di Bruno Vespa, che aprirebbero un precedente pericoloso dando vita a richieste analoghe da parte di altri conduttori e giornalisti.

E sempre in tema di costi Rai il Codacons ha deciso di presentare una istanza d’accesso all’azienda per conoscere i costi sostenuti dalla rete per la progettazione e creazione del sito RAI24, diretto da Milena Gabanelli e bocciato dal Cda, allo scopo di valutare la congruità delle spese per una piattaforma web che con ogni probabilità non vedrà mai la luce.

Il Cda Rai non deve cedere alle pressioni e devono essere gli utenti a valutare il lavoro fatto finora da Bruno Vespa e quello che intende fare la Gabanelli, conduttori che hanno sempre gestito in modo autoritario le proprie trasmissioni senza garantire pluralismo associativo, in violazione delle delibere della Commissione di Vigilanza e dell’Agcom – conclude l’associazione.

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