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ARCO WEDDING: CIVETTINI, LA CITTÀ HA ALTRE PRIORITÀ CHE LE INIZIATIVE GAY-FRIENDLY

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17.37 - lunedì 22 maggio 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Arco e progetto wedding. Caos indegno e scaricabarile istituzionale, significative le dimissioni per protesta dell’ing. Mandelli. La citta’ ha ben altre priorita’ che iniziative «gay-friendly».

Per quanto nessuno, tanto meno il sottoscritto, intenda mettere in discussione l’autonomia amministrativa, decisionale e operativa – di ciascun Comune, è molto difficile trattenersi dallo svolgere considerazioni di ordine politico su quanto sta accadendo ad Arco, dove la presentazione del progetto Wedding in Arco – che offre alle giovani coppie la possibilità di organizzare il loro matrimonio in una delle location gestite dalla società, tra i più bei luoghi che si trovano sul Lago di Garda e in Trentino – ha innescato polemiche e situazioni francamente imbarazzanti, proprio per il taglio provocatorio che ,coloro che han deciso, hanno voluto dare con la scelta del logo.

Infatti il logo di detto progetto, nei fatti, si è rivelato uno spot pro nozze gay che ha determinato da un lato le coerenti dimissioni dell’Ing. Mandelli, membro del Consiglio di amministrazione di Amsa S.r.l., società controllata dal Comune di Arco, e dall’altro un grottesco tentativo da parte del Sindaco di scaricare ogni responsabilità e decisione relativa alla vicenda sul suo Vice.

Un atteggiamento, quest’ultimo, dal sapore – ci pare – vagamente pilatesco, accompagnato dalla inaccettabile ironia di chi pensa di aver raggiunto l’obiettivo di farne parlare, utilizzando l’etica delle persone. Come non vedere, infatti, nella condotta del Sindaco, il furbesco tentativo di trarne vantaggi mediatici, addossando al suo vicesindaco, la responsabilità della scelta e di ammettere un errore.

Errore che chiaramente investe tutta l’Amministrazione, e non solo un singolo, rispetto ad una scelta scellerata di comunicare in modo subdolo un messaggio che pare a tutti effetti frutto del condizionamento o della ricerca del placet di determinate – e ben note – lobby. Viene poi da commentare che se l’Amministrazione di Arco avesse dedicato medesime attenzioni, furbizie, strategie, stratagemmi della comunicazione ed energie alla stesura dei vari passaggi urbanistici, la città sarebbe un po’ meno inguaiata e meno ostaggio di certe lobby.

Senza dimenticare che tutta la vicenda, a tinte rigorosamente arcobaleno, interessa una Giunta a guida autonomista, cosa che senza dubbio, per le scelte fatte a fianco delle lobby gay, farebbe rivoltare il povero Andreas Hofer nella tomba.

 

 

 

 

In allegato il comunicato stampa:

[pdf-embedder url=”https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/wp-content/uploads/2017/05/Comunicato-Stampa-22-5-17-ARCO-PROGETTO-WEDDING-IN-ARCO-E-ATTEGGIAMENTI-PILATESCHI-SCELTE-INDEGNE-DEL-RISPETTO-DELLE-PERSONE-LA-CITTA-HA-BEN-ALTRE-P-4.pdf” title=”Comunicato Stampa – 22 5 17 – ARCO PROGETTO WEDDING IN ARCO E ATTEGGIAMENTI PILATESCHI – SCELTE INDEGNE DEL RISPETTO DELLE PERSONE – LA CITTA HA BEN ALTRE P (4)”]
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