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LETTERE AL DIRETTORE

ZANONER * NON RICANDIDATURA GIUSEPPE DETOMAS: “A NOME DELL’INTERA COMUNITÀ LADINA FASSANA IL PIÙ SENTITO GRAZIE “

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13.22 - martedì 22 maggio 2018

Gent. Direttore, chiedo ospitalità sul suo giornale per esporre qualche riflessione in merito alla non candidatura del consigliere ladino Giuseppe Detomas.

Senza entrare nel merito delle decisioni di Detomas, che intendo rispettare, ci tengo comunque a sottolineare il ruolo ricoperto in questi anni dal politico ladino, che ha dato prova, a mio avviso, di grande intelligenza, capacità, responsabilità nonché competenza politica.

Vorrei qui evidenziare, infatti, che il “saper fare politica” ed essere un “buon politico” non significa soltanto vincere le elezioni ma piuttosto, oltre a sapersi rapportare con la propria comunità, significa avere anche una certa cultura e preparazione da mettere a disposizione al fine di poter realmente e concretamente contribuire a far crescere la società sotto tutti i suoi aspetti: da quello sociale, solidale, economico, culturale, ecc.

Personalmente, infatti, ritengo che il ruolo più importante che spetta ad un politico, soprattutto a livello parlamentare ma anche nel nostro particolare contesto di regione autonoma, sia quello del legislatore, ovvero di fare le leggi.

Fare, o in antitesi anche abrogare una legge, significa innanzitutto essere capaci di leggere, interpretare, elaborare e declinare aspetti tecnici e giuridici riuscendo a cogliere tutte le implicazioni che questi comportano per la collettività.

Per un esponente di una minoranza linguistica inoltre, perseguire l’approvazione di una legge è ancora più difficoltoso poiché, oltre a quanto anzidetto, si tratta di riuscire a spiegare ai colleghi legislatori, sia di maggioranza che di minoranza, l’opportunità di condividere il sostegno a una determinata norma che riguarda specifiche e peculiari istanze strettamente correlate ad una piccola comunità, una parte minoritaria della società.

Ecco quindi che con la presente desidero evidenziare il merito specifico che va riconosciuto all’esponente ladino; quello di aver saputo, nel corso della sua attività di politico, mettere al servizio dell’intera valle tutte queste sue doti.

Detomas, per la Valle di Fassa, è stato l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. Se questa Valle oggi è riuscita ad ottenere quei riconoscimenti che la contraddistinguono – e che altre valli ci invidiano – come la precedenza per coloro che sono in possesso dell’attestato conoscenza lingua ladina, una scuola ladina superiore con tre licei, la parificazione dei diritti dei ladini di Fassa con quelli dei ladini di Gardena e Badia, nonché il Comun general, ovvero un ente specifico che alcuni definiscono una piccola autonomia nell’autonomia, buona parte del lavoro “politico” lo si deve proprio a Detomas.

Con questo non è mia intenzione sminuire l’impegno promosso in favore della ladinità fassana anche da tutti i militanti che con idealismo, passione, tenacia e perseveranza hanno sostenuto convintamente l’opportunità di difendere e salvaguardare le prerogative dei ladini di Fassa.

Tuttavia, il mio intento è quello di mettere in giusta evidenza che, dietro il risultato finale, colui che materialmente è riuscito, grazie appunto alle sue doti di buon politico, a mettere nero su bianco, a cercare e trovare il consenso a livello istituzionale negli organi deputati a legiferare, ha un nome e cognome ben preciso: Giuseppe Detomas al quale mi sento di rivolgere in tutta sincerità e a nome dell’intera comunità ladina fassana il più sentito grazie!

 

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Riccardo Zanoner

Valle di Fassa

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