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LETTERE AL DIRETTORE

ALESSANDRO GIACOMINI * INCIDENTI E FEDE: « CON LA BENEDIZIONE VESCOVILE DELLE MOTO IL MOTOCICLISTA AFFRONTERÀ LA STRADA CON LA SUPPONENZA DI CHI PUÒ OSARE OLTRE »

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17.47 - lunedì 22 luglio 2019

Assistiamo in questo periodo nel Trentino ad un massacro di motociclisti, con l’ennesimo decesso, analizzare ogni aspetto di tale strage è fondamentale per limitare, nei limiti del possibile, la carneficina in corso.

Si è soliti indicare la velocità come prima matrice, altri moventi potrebbero essere, la morfologia regionale, le sinuose strade Trentine, oppure la preparazione fisica non appropriata , o ancora il meteo sfavorevole montano che rende scivoloso il terreno, senza dimenticare l’abuso di cibo e alcol nelle brevi soste stradali.

Come si evince i fattori possono essere molteplici spesso però ne obliteriamo i più subdoli, ad esempio l’annuale benedizione delle moto a Trento, la quale non va certo sottovalutata proprio perché difficilmente riconducibile ad essa ma di primaria importanza nella tematica.

La stessa si svolge in primavera da molteplici anni ove per l’occasione viene consegnata, oltre alla solenne benedizione che nella religione cattolica è una formula rituale con cui il sacerdote invoca la protezione di una divinità su persone o cose , un presente che varia da un rametto di palme benedette, a una speciale preghiera per l’occasione, se non il conio di una medaglietta con S.Cristoforo il protettore dei motociclisti, o ancora un santino con una reliquia benedetta.

Tale formula, una sorta di superstizione o meglio, arcaiche formule magiche per scacciare il malocchio o la sfortuna, inficia i programmi ministeriali sulla sicurezza, campagne mirate alla prevenzione a 360 gradi che, un santino collocato sul manubrio potrebbe azzerare, ad esempio, c’è chi per ottenere maggiore protezione ne colloca sulla moto più d’uno.

Il motociclista, purtroppo, forte della benedizione vescovile, affronterà la strada con la supponenza di chi può osare oltre.

A causa della divina protezione conseguita si concretizza nel motociclista il convincimento che gli eventi futuri possano influire positivamente sulla sua condotta stradale.

Ancor più grave però è il contesto del raduno di Trento che ha una sua solenne e simbolica ufficialità, ove la sinergia tra la categoria di appartenenza, il moto club Trento e la curia Trentina ,trasforma il tutto in una sorta di sincretismo.

Si abbia il coraggio di abolire una nefasta tradizione e accrescere una campagna di prevenzione per una condotta più responsabile come in uso nella vicina svizzera dalla parola “ rifletti “ , che nel nostro caso ha un duplice significato come sosteneva Albert Einstein : “ tutte le religioni sono una incarnazione delle più puerili superstizioni “

 

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Alessandro Giacomini

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