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ZENI (PD) – INTERROGAZIONE: CONCESSIONE AUTOSTRADA DEL BRENNERO A22: « LA VICENDA PONE QUESITI DI NATURA GIURIDICA E POLITICA, NECESSARIO CHE LA GIUNTA PAT FORNISCA RISPOSTE ESAUSTIVE »

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11.36 - lunedì 17 giugno 2019

Il consigliere del Partito Democratico Luca Zeni ha depositato una dettagliata interrogazione sul futuro dell’A22: “la recente conclusione della vicenda pone alcuni quesiti, sia di natura giuridica, sia di valenza politica, ai quali è necessario che la Giunta provinciale fornisca risposte esaustive”.

Con la scadenza della concessione originaria, l’autostrada, intesa come infrastruttura, è divenuta infatti un bene demaniale dello Stato, e come tale è nelle facoltà dello Stato disporne. Riconoscendo però che la società “Autostrada del Brennero s.p.a.” (costituita dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol, dalle due Province autonome di Trento e Bolzano e da una serie di altri enti pubblici) aveva a suo tempo progettato, finanziato e costruito l’autostrada stessa, lo Stato ha ritenuto doveroso ricercare una soluzione di gestione che coinvolgesse anche quegli enti pubblici che fino ad oggi si erano fatti carico della particolare infrastruttura. Una soluzione questa che apre ad una gestione pubblica sostanzialmente “in house”, che come tale richiederà l’esclusione dalla stessa di ogni partecipazione privata.

Questo quadro apre a differenti scenari, sui quali il cons. Zeni chiede alla Giunta di esprimersi con grande chiarezza: “Nel caso infatti prevalesse l’ipotesi di attivazione della nuova società “Brenner Corridor s.p.a.”, è necessario innanzitutto sapere si sia previsto il trasferimento a questa del ramo d’azienda di “Autostrada del Brennero s.p.a.” adibito attualmente alla gestione autostradale, a partire dal passaggio del personale dipendente da un’amministrazione all’altra. E va poi capito cosa la Giunta intenderà poi fare di una in parte svuotata società “Autostrada del Brennero s.p.a.”, cui resteranno in carico però i servizi erogati da “Interporto s.p.a.” e da “Interbrennero s.p.a.” e le attività non rientranti nella nuova concessione, quali il trasporto ferroviario di automezzi pesanti nel tratto Verona – Innsbruck”.

Nel caso invece prevalesse l’ipotesi di una “ristrutturazione” della società “Autostrada del Brennero s.p.a.”, con l’obbligatoria uscita dei soci e dei capitali privati, il consigliere democratico chiede alla Giunta quali i passi che intenderebbe compiere: “né la Regione né le Province dispongono di strumenti giuridici atti ad obbligare l’uscita dei privati, e dunque va capito come le due Province pensano ottenere le azioni loro azioni, e come scongiurare l’eventualità che pur di ottenerle si garantisca ai privati un prezzo d’acquisto al di là dello stretto valore patrimoniale residuo”.

Al di là di questo o quello scenario, emerge è il rischio di star assistendo all’ennesima sconfitta della nostra autonomia, anche per questo il cons. Zeni ha chiesto alla Giunta se abbia comunque intenzione, nel contesto delle più volte manifestate volontà di tutela e potenziamento dell’autonomia speciale, di trattare con il Governo nazionale per una specifica norma di attuazione in materia di grandi infrastrutture e reti di trasporto e correlato demanio pubblico, con il conferimento di relative funzioni statali alle due Province autonome.

 

Foto: archivio Agenzia giornalistica Opinione

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