Sanità, Zanetti (Civica Trentina): “Basta guardare al pareggio di bilancio. Si torni a garantire formazione e libero accesso alle cure”
È notizia ormai datata quella che vede l’emergenza di camici su tutto il territorio nazionale e la nostra Provincia non è da meno. Ora, il ricorso a medici specialisti, forniti da cooperative di ogni genere e inseriti nelle turnistiche dei piccoli ospedali di Provincia potrebbe diventare realtà anche in Trentino.
Ma solo un contratto di lavoro migliorativo rispetto a quello nazionale e una programmazione dei fabbisogni di personale medico e infermieristico potranno evitare la fuga di professionisti che in tutta Italia è orientata verso l’assistenza privata.
Favorire pertanto la formazione dei medici specialisti, aumentando le borse di studio erogate dalla Pat, per garantire una costante formazione di medici trentini residenti, è cosa più che mai essenziale. Senza dimenticare quanto sia essenziale ripristinare quella fiducia fra il cittadino, utente del servizio sanitario provinciale, e i suoi professionisti.
Fiducia che molto spesso è stata messa a dura prova da scelte organizzative orientate più al pareggio di bilancio e al controllo di stampo burocratico- amministrativo-efficientista della sanità che alle reali necessità e richieste degli utenti e operatori.
Mantenere l’impostazione universalistica, che contraddistingue il nostro sistema sanitario provinciale da ormai 40 anni – e che lo vede ai primi posti delle classifiche nazionali – garantendo il libero accesso alle cure, promuovendo altresì forme di assistenza integrativa per le prestazioni a bassa complessità di cura, deve tornare ad essere la vera priorità.
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È quanto dichiarato da Silvia Zanetti, coordinatrice comunale per Civica Trentina e candidata al Consiglio Provinciale