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UIL SCUOLA RUA TRENTINO ALTO ADIGE – SÜDTIROL * RINNOVO CONTRATTO: DI FIORE, « APRIRE TEMPESTIVAMENTE IL CONFRONTO E RICERCARE SOLUZIONI CONDIVISE E DI BUON SENSO »

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15.38 - venerdì 1 febbraio 2019

Uil: Autonomia Scolastica e valorizzazione delle persone. Di Fiore: “Rinnovo contrattuale e autonomia scolastica; organico dell’autonomia e stabilizzazione del precariato: su questi temi è necessario aprire tempestivamente il confronto e ricercare soluzioni condivise -utili- di buon senso”.

Dopo la richiesta della Uil Scuola, ed era il 20 dicembre u.s., e dopo la ulteriore richiesta unitaria di incontro, finalmente martedì 29 alle 17.00 al Palazzo della Provincia, si è aperto il confronto tra Amministrazione Provinciale e Organizzazioni sindacali sulle diverse tematiche della Scuola. Presenti il Presidente Fugatti, l’Assessore Bisesti, il dirigente generale del dipartimento Roberto Ceccato e le dirigenti Mussino e Pedron. Dopo una breve presentazione ed introduzione dei lavori avviata dall’Assessore e proseguita dal dirigente generale, la parola è passata alle delegazioni sindacali. Per la Uil Scuola erano presenti Pietro Di Fiore, Lucia Vinti e Maurizio Zeni.

La Uil scuola, sinteticamente e nelle linee generali – ma in modo puntuale, ha posto sul tavolo una serie di nodi, rimasti irrisolti nel corso della precedente legislatura e che necessitano di coerenti e concreti atti, legislativi o negoziali.

Rinnovi contrattuali. Dieci anni di modifiche testuali fatte di stralci, di rimandi e di integrazioni, peraltro modifiche tutte improntate da una logica amministrativa intitolata alla saurocrazia, hanno portato a testi contrattuali illeggibili, di difficile applicazione. Senza peraltro voler dimenticare che tutto il personale della Scuola ha il contratto scaduto. Era inizio ottobre quando Uil Scuola, proponendo l’iniziativa anche a Cisl Scuola e Flc Cgil, avanzò formale disdetta contrattuale.

È necessario, quindi, aprire tempestivamente il confronto sui rinnovi contrattuali. Per nostra parte vogliamo un contratto che rimetta al centro il lavoro d’aula: in tutti i contratti del personale della Scuola – Comunità educante. Vi sono le ore didattico – disciplinari da svolgere con i nostri ragazzi: su quelle dobbiamo concentrare la nostra attenzione, sia per aumentare la qualità della nostra Scuola, sia per restituire valore a tutto il personale della Scuola. Solo mantenendo questa particolare attenzione, possiamo regolare le diverse attività funzionali e da corollario a lavoro in classe proposito Uil Scuola chiede che i fondi sulla valorizzazione del merito e sulla efficienza gestionale siano effettivamente indirizzati a dar luce alle attività didattiche di tutti i giorni. E che vi sia massima trasparenza nell’attribuzione.

Incremento stipendiale, omogeneità dei diritti tra lavoratori, semplificazione burocratica: questi i temi di una nuova primavera contrattuale. Anche attraverso una rinnovata capacità dell’Agenzia negoziale (APRaN) di farsi effettivamente carico della specificità del mondo della Scuola e del rispetto dei contratti firmati. Alla Provincia chiediamo di passare dalla logica della “scuola da amministrare” a quella della “comunità educante” da proteggere e rispettare.

L’organico dell’autonomia. Dopo lunghe ed estenuanti battaglie legali, anche l’Amministrazione provinciale ha messo all’ordine del giorno il problema della stabilizzazione del personale. Moltissimo rimane ancora da fare. I soli roboanti annunci del passato non hanno ridotto significativamente i posti non coperti da personale di ruolo.

Uil Scuola chiede sia tempestivamente superata la distinzione fra organico di Diritto e organico di Fatto. Organico dell’Autonomia, recita una legge dello Stato. Si attribuisca ad ogni singola Scuola una dotazione organica – Docenti – ATA – AE coerente con gli obiettivi da raggiungere, come fissati dai Piani di Studio.
Stabilizzazione del personale / continuità didattica e amministrativa: due facce di una medesima medaglia, appuntata al petto di una Scuola della qualità.
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Autonomia scolastica nella terra dell’autonomia. Nel corso di questo primo scorcio di legislatura spesso è si è posto, assumendo ruolo centrale, il rispetto dell’autonomia scolastica: una autonomia pedagogico–didattica, motore – generatore di qualità degli apprendimenti proposti ai nostri ragazzi. Nel corso degli anni di vita di questa scuola provincializzata, troppe volte la libera e responsabile scelta delle scuole si è dovuta scontrare con le invasioni di campo da parte della politica dei partiti. Non è un buon servizio alla Scuola, quello di trasformarla in terreno di scontro politico strumentale.

La Uil Scuola chiede sia lasciata alle comunità scolastiche la libertà di scegliere di programmare percorsi di formazione, progetti, metodologie. Le imposizioni, le scelte calate dall’alto non servono affatto alla qualità della Scuola. In questo senso la nostra Organizzazione chiede la modifica del Piano Trentino Trilingue, così come delle iniziative progettuali di alternanza scuola / lavoro. Alle Scuole la responsabilità di articolare i propri percorsi formativi linguistici e di orientamento “post-diploma”.

Nel rendere onore e merito alle decine di insegnanti vincitori di concorso sulle lingue straniera, che ai propri titoli culturali hanno aggiunto anche le competenze linguistiche, dobbiamo osservare come le rigide indicazioni metodologiche e le e prescrittive quantificazioni orarie uguali non sempre hanno generato iniziative di qualità. E nel contempo non possiamo non prestare attenzione ai saperi ed alle competenze disciplinari.

Con favore la scrivente Organizzazione Sindacale ha appreso la volontà politica di reintrodurre la figura del “sovrintendente”: una figura rappresentante e garante delle Istituzioni Scolastiche.

Il Sovrintendente sia una persona di scuola in possesso di un curriculum di alto profilo: unisca la capacità di avere cammino concreto / piedi nella scuola di tutti i giorni allo sguardo volto verso le stelle. Certo, non basta una persona sola per una missione così importante. È necessario far supportare l’azione del Sovrintendente da un organo collegiale. Il Consiglio del Sistema Educativo Provinciale potrebbe essere strumento utile.

Ne sia rivista la composizione e sia ad esso affidato il compito di esprimere pareri, obbligatori ma non vincolanti, sulle iniziative legislative importanti: sulle riforme che la Scuola attende. Una riforma importante che potrebbe dare nuova linfa alla creatività formativa della nostra Scuola, svincolando i dirigenti scolastici dalle dirette dipendenze alle direttive del referente politico

“Su tutti questi temi occorre stabilire una sorta di “road map”: siano calendarizzati tempestivamente (ed in ordine di priorità) una serie di tavoli di confronto tecnico- negoziale”.

La richiesta delle Uui Scuola

Il Presidente Fugatti, di tutta risposta, ha accolto la nostra ipotesi operativa dando indicazione di porre in calendario, fin dalle prossime settimane, una serie di appuntamenti. Nel contempo ha dato disponibilità a che ogni iniziativa di riforma e/o di cambiamento sia oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali. Partecipazione e confronto, pur nel rispetto delle diverse competenze e responsabilità decisionali.

In fase di chiusura dell’incontro, Di Fiore ha ricordato come il personale della Scuola attenda con impazienza parole ed atti concreti indirizzati al cambiamento: rispetto della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica; rispetto dei contratti; valorizzazione del lavoro a Scuola.

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