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LANCIO D'AGENZIA

SETTENOVECENTO * VN SERENADE: «VENERDÌ 3 MAGGIO AL TEATRO ZANDONAI, WEEK END RICCO DI APPUNTAMENTI »

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19.27 - mercoledì 1 maggio 2019

Entra nel vivo, dopo i due appuntamenti nella chiesa di San Marco, la terza edizione del festival Settenovecento, iniziativa congiunta di tre tra le più importanti realtà musicali di Rovereto – WAM Festival Internazionale “W.A. Mozart” a Rovereto, Accademia di Musica Antica e Centro Internazionale di Studi “R. Zandonai” – che quest’anno coinvolge anche Associazione Filarmonica di Rovereto e Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

Il secondo fine settimana si apre venerdì 3 maggio alle ore 21.00 con VN Serenade: la coproduzione di Associazione Filarmonica di Rovereto, Settenovecento e Centro Servizi Culturali Santa Chiara vede la proposta delle coreografie di Cristina Kristal Rizzo su Verklärte Nacht di Schönberg e sulla Serenata per archi di Čajkovskij. La musica è eseguita dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Settenovecento, progetto giovanile fiore all’occhiello del panorama musicale roveretano. La stessa orchestra, sempre diretta da Alessandro Maria Carnelli, sarà impegnata nell’esecuzione di un affascinante programma sinfonico, con brani di Brahms, Dvořák, Kodály e Janácek, sabato 4 maggio alle ore 20.45 presso il Teatro Zandonai. Sempre sabato 4 maggio la giornata sarà aperta alle ore 11.00 con un suggestivo concerto del Mestizo Saxophone Quartet all’interno del Giardino Bridi de Probizer, che proporrà un viaggio musicale attorno al mondo.
Domenica 5 maggio alle ore 11.30 Guido Pellizzari proporrà un concerto d’organo sul pregiato strumento storico della Chiesa di Santa Maria Assunta a Villa Lagarina. Alle ore 16.30 all’interno delle sale espositive del Mart sarà invece Calogero Di Liberto a condurci in un raffinato percorso pianistico con musiche di Rachmaninov e Pabst, in un costante e curioso dialogo con le opere d’arte.

VN Serenade è un dittico di Cristina Kristal Rizzo nel quale la danza di matrice postmoderna dialoga con la grande musica: Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg e la Serenata in do maggiore per archi di Čajkovskij. Eseguite live dall’Orchestra Filarmonica Settenovecento. Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), per dieci danzatori e la stessa Rizzo, non fa riferimento drammaturgico alla lirica dello scrittore simbolista Richard Dehmel che sottende la partitura. La storia della donna che cammina con il suo uomo in una notte trasfigurata dalla luce della luna, intenta a comunicargli l’attesa di un figlio da un altro, non si legge in questa nuova versione che invece punta a permeare i corpi con l’ascolto. La coreografa riallaccia un astratto, quanto intenso, dialogo privilegiato con la partitura Schönberg. Nella Serenata, invece, Rizzo riprende il celebre balletto del 1934 creato da George Balanchine per dar vita a un remake ispirato e colto in cui sulla citazione delle linee spaziali dell’archetipo si innestano nuove composizioni di gruppo e una nuova gestualità.

Se con Verklärte Nacht Schönberg apre per il nuovo secolo una ricerca linguistica disgregatrice e poi fondativa di un nuovo ordine, per sua esplicita ammissione Čajkovskij in Serenade guarda ad un’età dell’oro, rincorrendo un equilibrio mozartiano vagheggiato come taumaturgico. Composta nell’autunno 1880, Serenade è uno dei frutti disparati di un decennio di particolare tormento in cui l’autore cerca appunto un bagno protettivo nella tradizione classica: rimando al genere settecentesco della Serenata, simmetrie formali, ricercato equilibrio fra le sezioni e nella tessitura strumentale, uso calibrato di passaggi fugati. Ma, oltre che con il passato, Čajkovskij fa i conti con il presente, rielaborando elementi simbolo della società occidentale (il valzer) e confrontandosi a suo modo con i connazionali dell’altra scuola (i riferimenti al folklore russo del Finale). I quattro movimenti, molto differenziati per spirito e forma, mostrano una ricercata coerenza nella costruzione del materiale tematico e nell’organizzazione complessiva con ripresa di motivi e di intere sezioni nel corso di tutta l’opera. La tessitura a cinque parti per soli archi preclude il ricorso a maggiori allettamenti timbrici (in contrasto programmatico con quel capolavoro di kitsch nazionalistico che è la coeva Ouverture1812), ma sfumature e intensità romantiche sono garantite dalla nutrita orchestraesplicitamente raccomandata dall’autore.

Cristina Kristal Rizzo, dancemaker, è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni ‘90. Basata a Firenze, si è formata a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance, ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown. Rientrata in Italia ha collaborato con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa/Claudia Castellucci, Mk, Virgilio SieniÈ tra i fondatori di Kinkaleri, compagnia con la quale ha collaborato attivamente attraversando la scena coreografica contemporanea internazionale e ricevendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico tesa a rigenerare l’atto di creazione stesso e ad aprire riflessioni sul tempo presente. Attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane è ospitata nei più importanti festival della nuova scena internazionale. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali. In qualità di coreografa ospite ha creato coreografie per i principali enti lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali il Teatro Comunale di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino, il Balletto di Toscana Junior, Ater Balletto.

Alessandro Maria Carnelli ha diretto più volte al Musikverein di Vienna e a Milano (Sala Verdi, Teatro Dal Verme, Triennale); ha diretto Histoire du soldat di Stravinskij con l’Ensemble del Teatro Regio di Torino e una doppia produzione del Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi – in Italia in forma scenica e in Svizzera in collaborazione con una compagnia di danza contemporanea. Il Concerto per violoncello di Schumann da lui diretto (solista Luca Franzetti) è stato trasmesso più volte su Sky Classica. Ha lavorato su un repertorio che va dal Seicento a prime esecuzioni assolute, con particolare attenzione a Vienna (da Haydn a Mahler, Schönberg e Berg), spesso proponendo programmi tematici e progetti in cui la musica interagisce con altre forme d’espressione. Ha dedicato un ampio progetto a Verklärte Nacht di Schönberg che comprende la pubblicazione della prima monografia in assoluto sull’argomento, concerti e conferenze presso varie istituzioni e un cd registrato durante un ciclo di concerti con l’Orchestra da Camera di Mantova. Libro e cd hanno avuto recensioni lusinghiere a livello internazionale (il libro è stato definito ‘ammirevole’ da Quirino Principe su Il Sole 24Ore e ‘bellissimo’ sulla rivista Amadeus; sempre su Amadeus il cd è stato ‘migliore cd del mese’ e definito da Cesare Fertonani ‘una registrazione splendida, inventiva, entusiasmante’). Con Cristina Corrieri ha creato due ensemble: l’”Ensemble Imaginaire”, rivolto specialmente alla riscoperta del Barocco napoletano, con cui ha diretto la prima esecuzione dell’edizione critica de L’ammalato immaginario di Vinci, e l’”Ensemble Progetto Pierrot” con cui ha presentato Pierrot lunaire di Schönberg come progetto multimediale in collaborazione con IED Istituto Europeo di Design (Triennale di Milano), in forma scenica con l’attrice Cristina Liparoto e recentemente anche come spettacolo di teatro d’ombre insieme alla compagnia torinese Controluce. Con lo stesso ensemble sta presentando un programma dedicato al mondo di Mahler per il quale ha scelto e trascritto alcuni Lieder del Wunderhorn immersi nel loro contesto insieme ad altri brani di Mahler stesso, di Schubert e di Berg. Sia Pierrot lunaire sia il programma Mahler, con la voce di Federica Napoletani, sono stati presentati al Teatro Bibiena di Mantova nell’ambito del Mantova Chamber Music Festival. Alessandro Maria Carnelli ha studiato direzione d’orchestra dal 2000 al 2004 al Wiener Musikseminar di Vienna con Erwin Acèl, perfezionandosi in seguito in numerosi corsi e masterclass a San Pietroburgo, a Firenze e al Royal College of Music di Londra (Assisi 2010); nel 1999 ha ottenuto la borsa di studio della Fondazione Wagner del Festival di Bayreuth. La sua formazione comprende anche il diploma di pianoforte, la laurea in musicologia e studi di composizione e organo barocco.

L’Orchestra Filarmonica Settenovecento è un’innovativa esperienza nata nel 2018 nell’ambito del progetto “Balli Plastici Remix” dall’unione delle forze dell’Associazione Filarmonica di Rovereto e del festival Settenovecento. L’idea alla base del progetto è quella di creare occasioni professionali di alto livello per giovani strumentisti locali e delle regioni limitrofe (provenienti soprattutto dai bacini delle province di Trento, Bolzano, Verona e Brescia), che mettano i ragazzi a confronto con realtà produttive significative del territorio, con linguaggi artistici anche altri rispetto a quello musicale e con compagnie e professionisti che operano a livello internazionale. Le prime parti sono affidate a strumentisti professionisti di solida caratura che possano garantire il giusto trait-d’union tra esperienza e freschezza. L’Orchestra Filarmonica Settenovecento non è un progetto didattico: gli strumentisti coinvolti vengono regolarmente retribuiti e sottostanno a dinamiche organizzative e modalità di lavoro che sono tipiche di un organismo professionale. Lo scopo del progetto è quello di creare un’esperienza lavorativa che comunque presti particolare attenzione a giovani strumentisti che non hanno ancora maturato sufficiente pratica per confrontarsi completamente con il mondo del professionismo musicale, affiancandoli a prime parti di consolidata esperienza. La direzione artistica dell’orchestra è affidata a Klaus Manfrini.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili, con la sola eccezione dello spettacolo VN Serenade (prevendita presso il circuito Primi alla Prima).

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