Le misure proposte dal governo Gentiloni sulle pensioni sono inaccettabili. Invece di bloccare per tutte le lavoratrici e i lavoratori la follia di un ulteriore aumento dell’età pensionabile, si continua a procedere con eccezioni che interessano un numero limitatissimo di persone, ignorando le conseguenze della controriforma Fornero, che ha portato l’Italia ad avere l’età di pensionamento più alta d’Europa e ha prodotto danni devastanti a tutta la società, penalizzando soprattutto le donne, sulle cui spalle grava sempre più pesantemente e ingiustamente anche il lavoro di cura, e penalizzando le persone giovani non solo per ciò che riguarda le loro future pensioni e la possibilità di accedere ad un lavoro dignitoso oggi.
Nel ribadire che il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate al netto delle tasse e dell’assistenza è in attivo dal 1996, che nel 2015 questo attivo è stato di oltre 25 miliardi di euro e che è una precisa scelta politica quella di voler fare cassa sulle pensioni, riteniamo inaccettabile tutto ciò in un paese in cui l’evasione fiscale ammonta a oltre 110 miliardi annui ed in cui il 5% più ricco della popolazione ha un terzo della ricchezza complessiva.
Il Partito di Rifondazione Comunista del Trentino propone per il 24 novembre presso il centro servizi Santa Chiara alle 20:30 un confronto dal titolo “Prospettive per la sinistra e lotta per le pensioni”.
Insieme a Paolo Ferrero, ex segretario nazionale del Partito ed ex ministro della solidarietà sociale, si discuterà del futuro della sinistra a sinistra del Pd e dell’urgenza di essere radicali e uniti nelle lotte politiche, ribadendo l’importanza di costruire una lista unitaria, plurale e di alternativa al centrosinistra per le prossime elezioni nazionali e provinciali.